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Come funzionerà il nuovo centro del Pentagono per l’intelligenza artificiale

Pentagono

L’uso dell’intelligenza artificiale rappresenterà un aspetto decisivo anche in campo militare. Per questo, il Pentagono sta lavorando a un piano per mettere in piedi un centro al fine di ottimizzare la miriade di programmi di IA del Dipartimento della Difesa.

UN OCCHIO A CINA E RUSSIA

L’idea, giunta dopo diverse dichiarazioni preoccupate per gli investimenti di Pechino per sviluppare capacità in questo settore (secondo alcuni analisti, di questo passo, entro il 2025, potrebbe superare Washington) è stata annunciata pochi giorni fa dallo stesso segretario alla Difesa Jim Mattis (nella foto) parlando al Comitato Forze Armate della Camera.
Ad agitare gli Stati Uniti, come testimonia un report realizzato dal think tank Usa Brookings Institution, è il fatto che i cyber attacchi cedono sempre più il passo a nuove forme di guerra ibrida che alcuni Stati – Pechino ma anche Mosca, su tutti – starebbero mettendo a punto partendo dallo sviluppo di tecnologie come l’intelligenza artificiale, automazione e machine learning, combinato a un sapiente utilizzo di big data.

PROGETTO IN EVOLUZIONE

Non è ancora chiaro, riporta C4IsrNet, dove sarà collocato il centro e chi dovrà guidarlo, ma svolgerà un ruolo importante. Al momento, infatti, il dipartimento conta 592 progetti con una qualche forma di intelligenza artificiale, anche se non tutti hanno rilevanza strategica per l’utilizzo di questa tecnologia.

IL LEGAME CON L’ACCADEMIA E LA RICERCA

Ancora da costruire anche le essenziali partnership con l’accademia e il mondo della ricerca. Martedì scorso, Eric Schmidt, ex dirigente di Google che presiede il Defense Innovation Board, ha detto che spera che il centro di intelligenza artificiale operi in congiunzione con una o più università, al fine di massimizzare il numero di voci all’avanguardia coinvolte nel progetto.

LA CONDIVISIONE DI DATI

Infatti, secondo esperti come Schmidt, il più grande vantaggio derivante dalla creazione di un centro di intelligenza artificiale potrebbe arrivare da un posto dove far convergere una grande mole di informazioni da utilizzare per far apprendere l’IA.



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