Marco Damilano
Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia
Feltrinelli, pp. 270, euro 18
Parte da quel tragico 16 marzo 1978 il memoriale, firmato dal direttore de l’Espresso, di un’Italia che fu, per poi spiegare – attraverso foto, ritagli e lettere inedite – come il rapimento e la morte di Aldo Moro abbiano significato l’inizio della fine di un’era, quella della Prima Repubblica. Il titolo si ispira alle parole dello statista rinvenute in una lettera destinata al deputato Riccardo Misasi: “Datemi un milione di voti e toglietemi un atomo di verità e io sarò perdente”.
Dominique Albertini, David Doucet La fasciosfera.
Come l’estrema destra ha vinto la battaglia della rete
La nave di Teseo, pp. 437, euro 20
Un’indagine accurata su uno dei fenomeni più pericolosi del mondo di oggi, che vede l’estrema destra conquistare nuovi spazi di rappresentanza inneggiando al nazionalismo, all’antisemitismo e alla violenza, sfruttando il web come agorà per l’intolleranza. A riprova che la storia non sempre insegna e la memoria rimane sempre troppo corta.
Jason Brennan
Conto la democrazia
Luiss University Press, pp. 336, euro 24
A tutti quelli che si chiedono se la democrazia sia la migliore forma di governo possibile, arriva in soccorso Jason Brennan che, alla deriva di “ignoranza” e “incompetenza” consentita dal governo del popolo, contrappone il governo degli edotti, un’epistocrazia compatibile con parlamenti, elezioni e libertà di parola, ma che distribuisce il potere politico in proporzione a conoscenza e competenza.
Marc Augé
Sulla gratuità. Per il gusto di farlo!
Mimesis edizioni, pp. 80, euro 8
Scandagliando i molteplici significati di gratuità, il noto antropologo francese arriva alla conclusione che agire pour la beauté du geste non è che cedere all’estetica dell’istante, un atto quasi impensabile se non omettendo la presenza dell’altro e focalizzando l’intera l’esistenza esclusivamente sulla dimensione dell’io.
Stefano Feltri
Populismo sovrano
Einaudi, pp. 152, euro 12
Quando demagogia e malcontento s’incontrano, la prima vittima rischia di essere la democrazia. Il libro di Stefano Feltri spiega come il populismo si alimenti della frustrazione di un popolo che non riesce più a far sentire la propria voce e si rifugia nell’illusione di recuperare una sovranità ormai viziata. Rotto il compromesso della delega e la fiducia reciproca fra persone e nazioni, la strada più facile – ma più pericolosa – rimane proprio il populismo. Sovrano, ma solo per finta.
Luciano Fontana
Un Paese senza leader. Storie protagonisti e retroscena di una classe politica in crisi Longanesi, pp. 223, euro 16,90
La scissione del Partito democratico, la discesa, la caduta e la (ri)discesa di Berlusconi, la democrazia social del Movimento5stelle, la svolta nazionalista della Lega Nord. Il direttore del Corriere della sera racconta, da un punto di vista inevitabilmente privilegiato e sapiente, un sistema politico frantumato “che ha tanti capitani di ventura, ma nessun vero leader”. Accompagnano il volume le vignette di Emilio Giannelli, che narrano con ironia una realtà fatta di talk show, faide interne e promesse irrealizzairrealizzabili. Un vero leader, come ha spiegato lo stesso Fontana durante una compagna elettorale costruita molto sui volti e poco sui programmi, non può essere un’etichetta di partito, ma deve essere una persona. Una persona con una visione.
Angelo Baiocchi
Comunicazione e politica
Ponte Sisito, pp. 296, euro 16,50
Un ritratto fedele, ironico e disilluso della “mala comunicazione” della politica italiana in un riuscitissimo equilibrio fra analisi e racconto. Berlusconi, Prodi, D’Alema, Veltroni, Monti, Bersani e ancora Renzi, Salvini, Gentiloni e Meloni, nessuno viene risparmiato dalla penna di Angelo Baiocchi che sceglie, però, di tendere loro una mano. Nel volume è infatti presente anche un mini breviario di comunicazione politica che spiega come non incorrere sempre nei soliti errori. Primo fra tutti, e non solo nella comunicazione, l’incapacità di riconoscere le proprie responsabilità anche quando le cose vanno male.
Salvatore Rossi
Oro
Il Mulino, pp. 131, euro 12
“Da sempre oro vuol dire ricchezza, e viceversa. L’equivalenza è totale”. È racchiusa 95 tutta in questa frase l’anima di un libro che spiega come l’oro, che nell’era del denaro virtuale potrebbe apparire anacronistico, sia ancora il più potente mezzo di risparmio e di scambio. Proprio perché il suo valore – come assicura l’autore – risiede nella fiducia ancestrale che sempre e ovunque, nel presente e nel futuro, potrà essere scambiato.
Biagino Costanzo
Saligia (l’evoluzione inciampa… ancora)
BastogiLibri, pp. 208, euro 18
Da Obama a Steve Jobs, dal testamento biologico allo scudo fiscale, dalla Comunità europea alla schiavitù del progresso, l’autore ripercorre con durezza e realismo alcuni degli avvenimenti più importanti che hanno caratterizzato l’ultimo decennio. Primo protagonista, il web con le sue infinite declinazioni, preziosissime, ma spesso arena delle peggiori pulsioni umane.
Ettore Gotti Tedeschi
Dio è meritocratico. Manuale per la salvaguardia della fede cattolica
Giubilei Regnani, pp. 380, euro 17
Dove affondano le radici della deriva grottesca del mondo cattolico? Quali sono gli effetti della crisi di valori? E quali i rimedi? Queste le domande a cui l’autore cerca di dare una risposta, ammettendo già nelle prime pagine l’urgenza di intervenire in un “mondo che si sta impoverendo, spiritualmente e materialmente”. Dedicato, fra gli altri, agli “attualissimi santi Tito e Timoteo” che ricevettero da San Paolo l’incarico di respingere gli errori degli eretici, quest’analisi critica del mondo cattolico vanta sicuramente il coraggio di parlare di meritocrazia, pane dei cattolici, visto che in Paradiso ci si va per merito.
Umberto Galimberti
La parola ai giovani. Dialogo con la generazione del nichilismo attivo
Feltrinelli, pp. 323, euro 16,50
Un’amara ma realistica analisi, quella di Galimberti, dell’universo giovanile, che non dimentica però di lasciare viva la speranza del cambiamento. La ricerca di sé, l’amore, la scuola, il lavoro, la globalizzazione; tutti temi ai quali l’autore si approccia per offrire ai giovani – e ai loro genitori – un modo per trasformare quel nichilismo passivo in un nichilismo attivo che sceglie di non arrendersi al desolante scenario della crisi culturale moderna.
Pierluigi Cascioli
Orgogliosi di essere italiani
Youcanprint, pp. 218, euro 19
Un “manualetto di italianità” che interroga il lettore sull’identità di un popolo, quello italiano, troppo propenso a vedere (e celebrare) i propri difetti e troppo poco le proprie virtù. Eppure, come spiega sapientemente Giuseppe De Rita nella sua prefazione, il deficit potrebbe banalmente derivare “da una scarsa conoscenza della realtà”. 95