Skip to main content

Ecco le prossime mosse della Cina nell’affaire Anbang

Xi Jinping

A dire la verità, fino a tre settimane fa in Cina era solo un’ipotesi. Ma ora per Anbang, il gigante assicurativo commissariato da febbraio (qui l’approfondimento di Formiche.net), con il suo fondatore Wu Xiaohui finito sotto processo a Shanghai per frode e uso improprio dei fondi societari, è arrivato il verdetto tanto temuto. Il gruppo sarà con ogni probabilità costretto a dismettere parte dei propri asset patrimoniali, tra i quali figura il celebre Waldorf Astoria, uno degli hotel più famosi al mondo e simbolo dell’alta società newyorkese, tolto nel 2014 dalle mani della famiglia Hilton per 1,95 miliardi di dollari.

Il motivo è presto detto. Due settimane fa il gruppo legato in un passato non troppo lontano a Donald Trump (Anbang ha avuto numerosi contatti di affari con la famiglia del presidente americano, visto che l’ex numero uno Wu nel novembre 2016 incontrò Jared Kushner, genero di Trump, per parlare di possibili affari, poi abbandonati, tra Anbang e la società immobiliare in parte controllata dalla famiglia di Kushner, marito di Ivanka), ha ricevuto un’iniezione da 60,8 miliardi di yuan (9,7 miliardi di dollari) dal China Insurance Security Fund al fine di stabilizzare le sue finanze nella ricerca di investitori strategici. Esattamente la cifra che, secondo le accuse, l’ex capo di Anbang, Wu (sposato con una nipote dell’ex leader cinese, Deng Xiaoping) avrebbe distratto e trafugato all’estero.

Naturalmente il governo di Xi Jinping (nella foto), vuole rientrare dei soldi spesi per tenere in piedi la compagnia, fresca di nazionalizzazione. Per farlo, occorre mettere sul mercato il ricco portafoglio immobiliare del gruppo le cui vicende hanno aperto a sorpresa una voragine nella sostenibilità finanziaria delle aziende strategiche della Cina. I problemi della compagnia  sono nati dalla vendita di strumenti e prodotti finanziari a breve termine e alti costi, come forma di finanziamento per comprare asset a lungo termine, come appunto il mattone e il real estate in genere. Un disallineamento tra entrate e uscite che prima o poi sarebbe scoppiato in mano, come effettivamente accaduto.

Per farlo, i commissari della Cina hanno selezionato un pool di banche con cui individuare gli asset da mettere sul mercato alla svelta. Alcune indiscrezioni raccolte da Bloomberg, parlano di un pool di banche selezionato appositamente con l’obiettivo di individuare qualora necessario, investitori disposti a rilevare una quota della stessa compagnia assicurativa. Il menù è ricco, visto che nel portafoglio di Anbang figura l’assicuratore olandese Vivat Nv, acquistato nel 2015  per 1,35 miliardi di euro (1,7 miliardi di dollari) e la Strategic Hotels&Resorts Inc, rilevata per circa 6,5 miliardi con dentro un elenco proprietà di lusso tra cui Westin St. Francis di San Francisco e Jw Marriott Essex House a New York. E quel Waldorf Astoria non ancora ufficialmente sul mercato ma comunque tra le punte di diamante di Anbang.

×

Iscriviti alla newsletter