Per la verità non serviva neppure. Ma, per essere proprio certi della profonda relazione fra lo zar russo e i due promettenti vincitori delle elezioni italiane, il Cremlino ha voluto comunicare esplicitamente il suo apprezzamento per i giovani Salvini e Di Maio.
La volontà di ritirare immediatamente le sanzioni Ue alla Russia inclusa, secondo le prime indiscrezioni, nel contratto di governo fra Lega e Movimento 5 Stelle è un “buon segno” anche se l’Italia sarà chiamata a uno “sforzo maggiore” in sede europea se davvero vuole che le sanzioni vengano abolite.
La fonte del Cremlino ci tiene molto ad incoraggiare i due leader. “Non è possibile per nessuno Stato membro dell’Ue decidere in modo unilaterale la fine delle sanzioni”, ragiona la fonte. “Inoltre – aggiunge – non appena si parla di ritirare le sanzioni subito si sente la voce degli Stati Uniti, che applicano pressione sui loro partner”.
Il pulpito è quello giusto. Peccato che, come spesso capita in Italia, la situazione è grave senza essere presa sul serio.