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Elezioni locali, il Labour non riesce a fare breccia a Londra (e May sorride)

Theresa May non ha avuto una buona settimana. Tra i problemi interni del suo Gabinetto, le incertezze sul rimanere o meno nell’unione doganale, lo “scandalo Windrush” e il cambio di ministro, la stampa le aveva dato le ore contate. Ma le previsioni di venti di burrasca in casa dei conservatori non hanno retto il confronto con la realtà: i risultati che sono arrivati lentamente, a seggi chiusi alle 22, lungo tutta la notte e nel corso della mattinata raccontano un’altra storia.

Erano in tanti ad aspettare, da gennaio, i risultati delle elezioni locali inglesi per decretare la fine definitiva di May, eppure quell’ora non è arrivata. Giovedì nel Regno Unito, infatti, si è votato per rinnovare i consigli municipali di 150 città, quartieri o distretti ed eleggere sette nuovi sindaci. Le prime elezioni del 2018 nel Paese e anche le ultime per quest’anno, per questo visto come un appuntamento molto atteso. Le attenzioni sono state rivolte soprattutto su Londra dove si è votato per rinnovare tutti i consigli municipali – tranne il sindaco che resterà in carica fino al 2020 – e in molti si aspettavano che il Partito Laburista riuscisse a strappare alcuni seggi storici ai conservatori.

Ma i risultati raccontano dei Tories che non sono più preoccupati di perdere il seggio alle prossime elezioni e di un partito laburista che ha smesso di credere in ulteriori progressi nel futuro prossimo. Ciò non vuol dire che Theresa May sia in acque tranquillissime, semplicemente che la pressione su di lei è scemata non poco. I Tories sono riusciti a mantenere il controllo sia di Wandsworth che di Westminster, i cosiddetti “gioielli della corona”. Si tratta del dato sicuramente tra i più importanti visto e considerato che, alla vigilia, la tenuta di almeno uno dei collegi per i conservatori era ritenuta un successo. Nel frattempo, però, i laburisti hanno continuato a fare importanti incursioni altrove a Londra. I conservatori hanno perso, per esempio, il consiglio di Trafford e di Plymouth. Ma allo stesso tempo hanno conquistato Nuneaton, collegio ritenuto chiave per la storia e la salute della sinistra inglese. Mentre Kensington e Chelsea, nonostante il corteggiamento, restano ai Tories.

La domanda che i commentatori del Paese continuano a farsi in questa mattinata in cui i risultati continuano ad arrivare è, “perché la sinistra di Corbyn ha alzato così tanto la posta e gonfiato le aspettative per le elezioni locali?” Il Labour era pronto, infatti, a godersi una notte di vittorie storiche per il partito, e invece.

John McDonnell, Dawn Butler e Sadiq Khan, le punte di diamante della sinistra inglese, tenevano già pronte le batterie di fuochi d’artificio. Se le sono conservate per la prossima volta, complici, come sono, della disfatta che non hanno incassato di buon grado. Sadiq Khan, il sindaco di Londra, aveva detto che il Labour avrebbe “dipinto di rosso di Londra”; e John McDonnell, il cancelliere ombra, pochi giorni prima delle elezioni, aveva dichiarato, “siamo ai margini di una significativa vittoria”. Questa mattina ha provato a minimizzare la sconfitta bruciante in certi collegi attribuendo alla stampa la responsabilità di aver dipinto aspettative troppo rosee.

I conservatori hanno conquistato il controllo del Barnet Council a nord di Londra, obiettivo chiave delle elezioni locali per il Labour. E qui sono in tanti a ritenere che sia stato punito l’antisemitismo di Corbyn vista una grossa parte di popolazione ebrea. Eppure sono stati capaci di strappare ai Tories, Plymouth. Per il deputato locale Johnny Mercer la responsabilità di questa sconfitta è tutta nei tagli del governo alla difesa. E la polemica è già scoppiata.

Questa mattina Jeremy Corbyn era proprio a Plymouth per celebrare la vittoria come un “segnale importante per il suo partito”. Ma se il leader del Labour ha negato ogni sorta di debolezza del partito, Andrew Gwynne, segretario del governo ombra, ha ammesso alla stampa l’insoddisfazione per i risultati “deludenti” di un partito, il suo, incapace di rovesciare i collegi Tory.

Il dott. Matthew Mokhefi-Ashton, esperto di politica alla Nottingham Trent University, ha dichiarato che “i risultati sottolineano l’incapacità dei laburisti di gestire le aspettative in vista delle elezioni locali. Al fine di motivare i suoi elettori all’affluenza, il Labour ha sottolineato le sue possibilità di vincere in aree abbastanza improbabili. La loro mancata vittoria, unita alle alte aspettative, ha reso il loro risultato decisamente peggiore di quello che è. Allo stesso modo i conservatori hanno parlato di un bagno di sangue per oltre un mese, trasformando i risultati della scorsa notte una chiara vittoria”.

I risultati delle elezioni locali inglesi continueranno ad essere aggiornati fino alle 19 di questa sera. Ma, intanto, una cosa è definitiva, l’Ukip è stato spazzato via e assorbito, in parte, dai conservatori.


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