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L’effetto boomerang. Così l’Europa fa il tifo per Salvini

Bernd Thomas Riegert, giornalista dell’emittente Dwelle si è già scusato per aver citato il commissario europeo al Bilancio Guenther Oettineger in modo errato. Ma resta l’amarezza per aver scatenato con un tweet una bufera che dalla politica italiana è giunta fino ai vertici delle istituzioni europee costretti a mettere i puntini sulle i.

“I mercati insegneranno agli italiani a votare nel modo giusto”. Sono queste le parole con cui il giornalista dell’emittente Dwnews ha anticipato su Twitter l’intervista a Oettinger che andrà in onda questa sera. “Nel mio primo tweet sull’intervista esclusiva a Oettinger ho citato il commissario in maniera errata. Ecco perché l’ho cancellato. Avrebbe dovuto essere una sintesi estrema dell’intervista. Mi scuso per la confusione e per l’errore”, scrive Riegert, che invita i follower a leggere le altre dichiarazioni di Oettinger pubblicate e pubblica una versione più sfumata delle parole del commissario: “Ciò che temo e che mi aspetto è che le prossime settimane mostrino che gli sviluppi nei mercati, nei titoli e nell’economia italiana assumeranno dimensioni tali da diventare un segnale agli elettori a non votare per i populisti di destra o di sinistra. Ciò ha a che fare con la formazione del governo. Posso solo sperare che questo possa avere un ruolo nella campagna elettorale e mandi un segnale a non dare a populisti di destra o di sinistra alcuna responsabilità nel governo”.

Ma la lezioncina (minaccia secondo Salvini) sul voto attribuita al Commissario europeo al Bilancio ha innescato la reazione unanime della politica italiana sintetizzata bene su Twitter da Pier Ferdinando Casini che ha scritto: “L’eurostupidità di Oettinger è benzina per i populismi”, e portato in molti a chiederne le dimissioni.

Un insulto, oltre che una vergogna, per Matteo Salvini: “Chi insulta il mio popolo dicendo che i mercati insegneranno agli italiani a votare deve dimettersi immediatamente”, ha affermato il leader della Lega in diretta Facebook.

E per il leader del M5S Luigi Di Maio “le parole del Commissario europeo Oettinger sono assurde. Questa gente tratta l’Italia come una colonia estiva dove venire a passare le vacanze. Ma tra pochi mesi nascerà un governo del cambiamento e in Europa ci faremo finalmente rispettare”, ha scritto su Twitter.

Una sparata molto grossa insomma, seppur ridimensionata dal giornalista, che ha obbligato i vertici delle istituzioni europee a prendere posizione:

“Il mio appello a tutte le istituzioni europee: per favore rispettate gli elettori: siamo qui per servirli, non per far loro lezioni”. Così il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk in un tweet sull’Italia in cui menziona l’intervista del commissario Oettinger al tedesco DW.

Riportando l’opinione del presidente Jean-Claude Juncker il portavoce dell’esecutivo Ue interrogato sulle dichiarazioni del commissario Oettinger sull’Italia ha fatto eco: “Sono i cittadini italiani che decidono del loro futuro, questa è la posizione ufficiale della Commissione europea”.

Le dichiarazioni fuori dalle righe del membro della Cdu sono note in patria e non solo. “Il 5 ottobre scorso, nel corso di un convegno a Monaco di Baviera, in piena crisi catalana, Oettinger ha affermato che in Spagna c’era un rischio di “guerra civile”, definendo la situazione “molto, molto preoccupante”, si può immaginare con quale piacere dei Popolari spagnoli, impegnati a tentare di domare l’incendio catalano. Il 26 ottobre del 2016, sempre durante un convegno, ma ad Amburgo, Oettinger la combinò ancora più grossa: definì i cinesi “Schiltzhoeren und Schlitzhaugen”, espressioni traducibili come ‘furbastri con gli occhi a mandorla’”, ha ricordato AdnKronos.

Gaffeur di professione o no, le parole contano, e queste non fanno altro che dare forza agli euroscettici.

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