L’amministratore delegato dell’anno è Marillyn Hewson, numero uno del colosso statunitense dell’aerospazio e difesa Lockheed Martin. Lo certifica la prestigiosa rivista Chief executive, che ha insignito la presidente e ceo dell’azienda del Maryland del premio “2018 Chief executive of the Year”. A sceglierla è stato un comitato di colleghi, i leader di alcune delle maggiori società d’oltreoceano, tra cui il vincitore dell’anno scorso Stanley Bergmam, ceo del gigante delle forniture mediche Henry Schein.
Con una carriera più che trentennale all’interno di Lockheed Martin, la Hewson guida dal 2013 un’azienda che lo scorso anno ha registrato vendite per oltre 51 miliardi di dollari (+8% rispetto al 2016), con ordini pari a 54,2 miliardi nello stesso anno, e la previsione di “ulteriore crescita nel lungo termine”.
“È un grandissimo onore per me essere nominata chief executive dell’anno”, ha detto la Hewson. “Tale onore è soprattutto un tributo ai 100mila uomini e donne di Lockheed Martin e a quello che fanno, ogni giorno, per proteggere vite, guidare l’innovazione e spingere in avanti le frontiere della conoscenza e del sapere umano”. Negli anni passato il “Chief executive of the Year” è stato consegnato a personalità di spicco dell’economia americana, tra cui il numero uno di Microsoft Bill Gates, lo storico ad di General Electric Jack Welch, il fondatore e ceo della multinazionale dei computer Dell Michael Dell, e il presidente del gigante dell’informatica Cisco Systems John Chambers.
Per l’edizione 2018, come nota lo storico magazine statunitense (pubblicato dal 1977), il comitato di selezione si è riunito a marzo a New York, e ha scelto la Hewson in virtù della sua capacità di guidare l’azienda “in un’era di profondo cambiamento politico e tecnologico”. Il comitato ha inoltre evidenziato l’impegno volto alla promozione dell’educazione nelle discipline Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics), che ha contribuito allo “sviluppo nazionale di lavoro altamente qualificato e aumentato la diversificazione dell’industria tecnologica”.
“È stato un anno di candidati molto forti”, ha riconosciuto Mark Weinberger, ceo del colosso della consulenza EY e membro del comitato di selezione. Eppure, ha aggiunto, “Marillyn ha dimostrato una leadership eccezionale, confermando di essere un modello di ruolo e una persona eccezionale, qualcosa di cui abbiamo bisogno, specialmente oggi”. La Hewson “ha guidato la sua azienda con con grande visione e integrità, e i risultati di questo si sono visti sia nella performance finanziaria e operativa, sia nella diversità e lealtà delle persone che guida”, ha rimarcato la ceo di Schinitzer Steel, azienda dell’Oregon specializzata nel riciclo di metalli, Tamara Lundgren, anche lei nel comitato selettivo.
Tra l’altro, per la Hewson, il premio di Chief executive si aggiunge al “2018 Edison Achievement Award”, che le è stato conferito ad aprile durante l’annuale serata di gala degli Edison Awards, motivato “dal significativo e durevole contributo al mondo dell’innovazione”.