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Anche il papa benedice Mattarella

Si alza ancora il muro a difesa di Sergio Mattarella da parte del mondo cattolico. Dopo la levata di scudi dei vescovi, anche la Santa Sede, per mezzo del suo organo ufficiale, l’Osservatore Romano, scende in campo in difesa del Colle.

Gli attacchi di questi giorni, all’indomani dello strappo con Lega e 5 Stelle sulla nomina di Paolo Savona alla guida del Tesoro, “sono il frutto dell’arroventato clima politico di questi giorni gli attacchi, spesso ripugnanti, rivolti al presidente della Repubblica soprattutto attraverso le reti sociali. Oltre a ingiurie, a volte contenenti ignobili riferimenti al fratello Piersanti, assassinato dalla mafia (il 6 gennaio del 1980, ndr), il capo dello Stato italiano è stato fatto oggetto di vere e proprie minacce di morte, tanto che la polizia postale ha avviato un monitoraggio della rete con l’obiettivo di segnalare all’autorita’ giudiziaria gli autori dei messaggi piu’ violenti”.

In un ampio articolo in prima pagina, in cui dà conto dell’evolversi della crisi politico-istituzionale italiana, il quotidiano della Santa Sede sottolinea che “gli attacchi a Mattarella, al quale giungono peraltro anche migliaia di attestati di stima e solidarietà, sono il segnale di un preoccupante deterioramento del senso civico. E certo non contribuiscono a migliorare la situazione le affermazioni di alcuni esponenti politici che accusano il presidente della repubblica di dire il falso”. Nella sua analisi, il giornale vaticano spiega che “il Paese si appresta quindi ad affrontare una nuova, lunga campagna elettorale che, a giudicare dalle primissime battute, si annuncia davvero accesa. I temi dominanti saranno senza dubbio quelli dell’Europa e del ruolo dell’Italia all’interno dell’Unione”.

Il quotidiano conclude che “viste le premesse, il governo che si appresta a nascere sembra destinato ad avere vita davvero breve. Oltre a Lega e M5s, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno annunciato che non voteranno la fiducia e anche all’interno del Partito democratico si sta facendo largo la linea di chi, in chiave elettorale, non vorrebbe sostenere Cottarelli. Con tutta probabilità l’esecutivo sarà subito costretto alle dimissioni e avrà l’unico obiettivo di accompagnare il Paese verso nuove elezioni, previste dopo il mese di agosto”.

Ieri era arrivata un’altra importante difesa di Mattarella, da parte di monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, il quale ha confermato “vicinanza al presidente Mattarella, che accompagno con la preghiera”. Secondo Galantino, “i momenti di tensione non si superano intensificando la stessa, ma individuando percorsi che non possono essere al di fuori della Carta costituzionale. Tutti pagano da queste situazioni, i poveri ancora di più perché hanno meno tutele. Ma a perderci siamo tutti, come immagine dell’Italia perché all’esterno mostriamo una incapacità a guardare nella stessa direzione”.

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