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L’incertezza è il peggior nemico. I mercati lo dicono, la politica ne prenda nota

mercati gelida

Dura poco la tregua concessa dallo spread all’Italia, proprio mentre il Capo di Stato Sergio Mattarella si prepara a sciogliere le riserve sul nome di Giuseppe Conte come possibile presidente del Consiglio, nome indicato da Movimento 5 Stelle e Lega Nord negli incontri di lunedì. Ieri il differenziale tra Btp e Bund si è mantenuto sotto i livelli di guardia, nonostante non siano mancati gli avvertimenti da parte dell’Europa (qui il focus di Formiche.net) ma oggi lo spread è tornato a correre, crescendo fino a 190 punti, con il rendimento del titolo decennale italiano che ha toccato il 2,41%.

Piazza Affari, insieme a tutti gli altri listini europei, procede in calo in scia ai cali registrati ieri a Wall Street, con gli investitori ancora preoccupati per le tensioni commerciali con la Cina, nonostante alcune timide  aperture registrate negli ultimi giorni, a partire dalla decisione di Pechino di ridurre i dazi sull’import di auto e ricambi. Milano è in ribasso pesante e cede l’1,7%, Londra lo 0,47%, Francoforte arretra dell’1,2% e Parigi dello 0,97%.

Il segnale comunque è arrivato. I mercati hanno fretta, fretta di capire. Se davvero ci sarà un governo giallo-verde oppure si andrà al voto. D’altronde, ma non è una novità, agli occhi degli investitori non esiste nemico peggiore dell’incertezza. E questa mattina lo si è capito ancora un’altra volta.

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