Crescono le startup innovative italiane. Lo dice la 15esima edizione del rapporto trimestrale sui trend demografici e le performance economiche delle startup innovative italiane, che presenta dati aggiornati al 31 marzo 2018. Il documento, realizzato congiuntamente dal ministero dello Sviluppo e Infocamere, la società informatica del sistema camerale, in collaborazione con Unioncamere, fa il punto sulla distribuzione geografica e settoriale delle startup, sull’occupazione da esse creata, nonché i principali dati di bilancio riferiti all’esercizio 2016.
Al 31 marzo 2018 il numero di startup innovative è risultato pari a 8.897 unità, in aumento di 506 unità rispetto a fine 2017 (+6%). Più nel dettaglio, tra le 337mila società di capitali di recente costituzione, il 2,6% risultava registrata come startup innovativa alla data della rilevazione. Inoltre il capitale sociale sottoscritto complessivamente dalle startup è notevolmente cresciuto negli ultimi tre mesi, passando da poco più di 423 milioni di euro a dicembre a ben 499 milioni di euro (+18% sul trimestre precedente), in media 56.097 euro a impresa (+11,3%).
Per quanto riguarda la distribuzione per settori di attività, il 71,3% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese. In particolare, prevalgono le seguenti specializzazioni: produzione di software e consulenza informatica (32,2%), attività di R&S (13,1%) attività dei servizi d’informazione, (9,2%), il 19% opera nel manifatturiero, mentre il 4,1% opera nel commercio. In alcuni settori economici l’incidenza delle startup innovative sul totale delle nuove società di capitali è particolarmente rilevante.
Sempre secondo il rapporto Infocamere è un’azienda innovativa il 7,4% di tutte le nuove società che operano nel comparto dei servizi alle imprese; per il manifatturiero, la percentuale corrispondente è 4,5%. In alcuni settori, come definiti dalla classificazione Ateco 2007, la presenza di imprese innovative è particolarmente elevata: è per esempio una startup innovativa il 32,7% delle nuove aziende con codice C 26 (fabbricazione di computer), il 32,2% di quelle con codice J 62 (produzione di software) e addirittura il 65,6% di quelle con codice M 72 (ricerca e sviluppo).
La Lombardia si conferma la regione capofila per numero di imprese innovative, superando quota duemila: 132, pari al 24%del totale nazionale. Seguono il Lazio, con 911 (10,2%), che per la prima volta supera l’Emilia-Romagna, ferma a 884 (9,9%). Al quarto posto rimane il Veneto con 822 (9,2%), seguito dalla Campania, prima regione del Mezzogiorno con 658 (7,4%). Rispetto alle altre nuove società di capitali, le startup innovative sono tendenzialmente più giovani: gli under-35 compaiono in quasi un’azienda su due (44,4%), contro il 34,5% fatto registrare dalle altre neo-imprese.