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Lockheed Martin tra gli F-35B al Regno Unito e il contratto Usa per il missile ipersonico

L’arrivo dei primi F-35 B al Regno Unito e un contratto che potrebbe valere fino a 928 milioni di dollari per lo sviluppo di un missile ipersonico che permetta agli Stati Uniti di recuperare terreno rispetto a Cina e Russia. Sono queste le novità degli ultimi due giorni in casa Lockheed Martin, il colosso americano della difesa guidato dalla ceo Marillyn Hewson.

QUATTRO F-35 B DAGLI STATI UNITI ALL’INGHILTERRA

Dopo un volo transoceanico senza interruzioni, i primi quattro F-35 B del Regno Unito sono atterrati presso la base RAF di Marham, a Norfolk, nell’est dell’Inghilterra. Con due mesi di anticipo rispetto al programma, la consegna da parte del costruttore americano Lockheed Martin apre le porte al raggiungimento della capacità operativa iniziale (Ioc) entro la fine dell’anno. Con il supporto di un mezzo per il rifornimento in volo, i caccia di quinta generazione hanno sorvolato l’Oceano Atlantico a partire dalla base aerea del Corpo dei Marine di Beaufort, in South Carolina, dove i piloti inglesi hanno ricevuto una formazione intensiva sul velivolo, in partnership con personale dei Marine degli Stati Uniti. Oltre ai quattro arrivati in territorio inglese, il Regno Unito dispone attualmente di altri 11 velivoli F-35 B, che al momento si trovano presso la basi della US Air Force di Beaufort o di Edwards in California, dove vengono coinvolti in missioni di test e formazione.

IL SUPPORTO INDUSTRIALE

I quattro velivoli F-35 nella versione a decollo corto e atterraggio verticale (Stovl) saranno impiegati dall’Aeronautica e dalla Marina di Sua maestà. I primi test a bordo della portaerei britannica Queen Elizabeth Class sono attesi per la fine di quest’anno, così da passare subito alla fase di capacità operativa iniziale (Ioc). Le attività di supporto per la flotta britannica di F-35 di stanza alla base RAF di Marham saranno fornite dal Lightning Team britannico, formato da un team congiunto BAE Systems, Lockheed Martin, Pratt & Whitney e Rolls Royce.

PIÙ DI UN AEREO

“Questo velivolo trasformerà davvero il modo in cui il Regno Unito gestisce le proprie operazioni di difesa aerea e non a caso questa nuova generazione di forze da combattimento entra a far parte della RAF proprio nell’anno del centenario”, ha affermato Peter Ruddock, chief executive di Lockheed Martin UK. “Quale partner chiave del programma F-35 sin dalle sue fasi iniziali – ha aggiunto il manager – il Regno Unito è stato fondamentale nella progettazione e nello sviluppo del velivolo, in particolare in relazione alle capacità di decollo corto e atterraggio verticale”. Dotato di tecnologia stealth, sensori avanzati, capacità d’arma e raggio d’azione, l’F-35 è il caccia più moderno in circolazione Da poco, il Joint Strike Fighter ha fatto il suo debutto combat sui cieli del Medio Oriente. A volare con impieghi operativi sono stati i velivoli “Adir”, gli F-35 in dotazione alle Forze di difesa di Israele. Più che un aereo, l’F-35 ha la possibilità di raccogliere, analizzare e condividere i dati, diventando così un potente moltiplicatore di forze e potenziando tutti gli asset di aria, di superficie e le basi d’appoggio che partecipano alla missione. Nel mondo, ci sono attualmente circa 300 F-35 operanti in 15 basi e il programma ha raggiunto e superato le 140mila ore di volo complessive.

LA FILIERA

Per quanto riguarda il Regno Unito, spiega l’azienda costruttrice in una nota, il programma ha avuto “un impatto estremamente positivo sull’industria nazionale, con oltre 500 aziende britanniche coinvolte nella supply chain”. Circa il 15% del valore di ciascuno degli oltre tremila F-35 sviluppati nel corso del programma è prodotto nel Regno Unito, e ad oggi il programma ha generato circa 13 miliardi di dollari in contratti per i fornitori britannici.

LOCKHEED MARTIN SULL’IPERSONICO

Nel frattempo, l’Aeronautica statunitense (Usaf) ha assegnato a Lockheed Martin un contratto che potrebbe valere 928 milioni di dollari per lo sviluppo di un nuovo sistema di lancio ipersonico. Gli Stati Uniti stanno da tempo discutendo sul tema, diventando negli ultimi mesi particolarmente urgente date le dimostrazioni di forza di Russia e Cina sull’argomento. Legislatori del Congresso (qui l’approfondimento di Formiche) hanno più volte sollecitato il Pentagono ad accelerare il passo per non rischiare di restare indietro rispetto a Mosca e Pechino. Con tale obiettivo lavorerà Lockheed Martin, a cui l’Usaf ha riconosciuto un contratto “indefinite-delivery/indefinite-quantity” per sviluppare un missile che possa volare con velocità cinque volte superiore a quella del suono e superare le difese nemiche. Il sistema prende il nome di Hypersonic Conventional Strike Weapon (Hcsw) e si baserà sui requisiti di contratto che l’azienda sta definendo in “stretta collaborazione” con l’Usaf. Ad ora, dunque, si tratta della prima fase del programma di sviluppo, la quale sarà seguita da progettazione, test, produzione iniziale e capacità operativa iniziale (Ioc). Fino ad allora, il limite del valore del contratto è fissato a un massimo di 928 milioni di dollari.

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