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Raggi laser nel Mar Cinese contro piloti militari americani, secondo il Wall Street Journal

mar cinese

Secondo le fonti citate dal Wall Street Journal, sono almeno 20 i casi di piloti di aerei militari americani presi di mira da raggi laser mentre sorvolavano zone del Pacifico. Si tratta di una denuncia non nuova: a inizio maggio denunce del genere sono arrivate da Gibuti, e gli statunitensi hanno incolpato la Cina per le azioni di disturbo – Pechino nel Paese del Corno d’Africa ha impiantato la prima della sue basi aeree extraterritoriali.

I funzionari americani raccontano al Wsj che tutti gli episodi sono avvenuti nell’area del Mar Cinese Orientale, zona in cui Pechino rivendica sovranità su diversi isolotti circondati da acque strategiche per i commerci e ricche di materie prime – rivendicazioni condivise con diversi altri paesi della regione.

Quello del Mar Cinese è uno dei dossier più caldi tra Cina e Stati Uniti (che sono lì sia per interessi diretti che in rappresentanza dei propri alleati), perché tra quelle strisce di terra si muovono imbarcazioni militari americane, inviate a compiere quelli che in gergo vengono definiti Fonop, operazioni di libera circolazione, e sorvoli tattici, mentre i cinesi hanno piazzato sugli isolotti installazioni militari via via implementate. Ogni mossa è delicatissima, letta dalle rispettive parti come provocazione.

Il più recente di questi incidenti al laser, iniziati a settembre (anche se ce ne potrebbero essere stati altri non individuati dai piloti americani), è avvenuto poche settimane fa: in quasi tutti i casi i raggi sono partiti da pescherecci presenti nell’area, alcuni battevano bandiera cinese, anche se i funzionari che hanno parlato al giornale di Wall Street non hanno accusato il governo di Pechino apertamente.

Secondo quanto rivelato, si tratta di laser cat grade, quelli che i proprietari di animali domestici usano per giocare con i loro animali domestici, e dunque di capacità limitate: diverso il caso di Gibuti, dove invece erano stati usati sistemi di livello militare, quelli noti come dazzlers, che emettono raggi che vanno a centinaia di metri di distanza e possono essere direzionati contro le cabine dei piloti, accecandoli temporaneamente (va da sé che è possibile che i piloti perdano anche il controllo del mezzo, per iperbole).

(Foto: Wikipedia, la portaerei Lincoln nel Mar Cinese)


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