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Mattis a Pechino per calmare le acque (del Mar Cinese Meridionale)

Pentagono

Jim Mattis è volato a Pechino, ed è stato il primo segretario della Difesa americana che tocca suolo cinese dal 2014. Un incontro che “contribuirà ad allentare le tensioni e a promuovere la fiducia reciproca”, ha affermato l’omologo cinese Wei Fenghe accogliendo l’ospite americano. Tanti gli appuntamenti ha cui ha partecipato il segretario statunitense, culminati poi nel colloquio con il presidente Xi Jinping che, al termine della bilaterale, ha dichiarato: “Le relazioni tra Stati Uniti e Cina sono tra le più importanti al mondo”. Dal fronte americano, d’altra parte, giungono le parole di rassicurazione del segretario della Difesa di Donald Trump che spera di stabilire un “dialogo strategico trasparente” con l’interlocutore cinese.

“Non voglio presentarmi con un’idea preconcetta di quanto mi diranno. Intendo ascoltare”, aveva detto infatti Mattis inaugurando la sua missione in terra cinese. Ma, se anche le parole del numero uno della Difesa hanno messo in evidenza l’impegno statunitense al “dialogo aperto”, stando agli esperti citati dal South China Morning Post, sarà comunque difficile che dai colloqui di questi giorni possano scaturire effettivi progressi per l’agevolamento delle tensioni tra Cina e Usa, in special modo sul fronte Mar Cinese Meridionale.La visita in Cina, infatti, giunge al culmine di un momento di forti attriti bilaterali, sia riguardo gli equilibri strategici regionali e le questioni commerciali, che il furto di segreti industriali e le minacce di natura informatica.

Dopo la tre giorni cinese, comunque, il capo del Pentagono farà tappa a Seul, dove vedrà Song Young-moo, controparte sudcoreana e arriverà, infine, a Tokyo venerdì per un colloquio con l’omologo Itsunori Onodera. Tutti gli incontri, in ogni caso, punteranno a fornire rassicurazioni in merito agli impegni di Washington in materia di difesa, a maggior ragione dopo l’annuncio a sorpresa della sospensione delle esercitazioni congiunte nella Penisola coreana.

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