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La musica dello spirito avvolge l’Umbria

La Sagra Musicale Umbra è, con il Maggio Musicale Fiorentino, il più antico festival italiano: sono nati nel 1933 (il Maggio) e nel 1937 (la Sagra). Mentre nei decenni il Maggio ha spesso cambiato caratteristiche (la sua missione iniziale era la riscoperta di grande musica del passato), la Sagra è sempre stata ancorata al suo scopo: irradiare tutta l’Umbria della musica dello spirito.

Il festival ha come luogo d’elezione Perugia, con concerti nella Basilica di San Pietro, nello storico Teatro Morlacchi, nella chiesa templare di San Bevignate, nella Chiesa di San Filippo Neri, nella Cattedrale di San Lorenzo e proseguirà, oltre a Norcia, nel Museo di San Francesco di Montefalco, nell’Abbazia di San Nicolò di San Gemini, nella Chiesa della Madonna della Villa a Sant’Egidio, nel Santuario di Mongiovino di Panicale, nel Santuario della Madonna dei Miracoli di Castel Rigone, nel Chiostro di San Francesco di Acquasparta, nel Museo di San Francesco di Trevi, nella Sala Sant’Antonio di Torgiano, per finire nella Basilica Superiore di S. Francesco di Assisi. Anche in questa edizione la Sagra Musicale Umbra offrirà una vetrina speciale ai giovani talenti umbri con i “Concerti di Mezzodì” a Palazzo della Penna a Perugia, con cinque appuntamenti alle ore 12. Più che commentare il programma, è opportuno ricordare che la Sagra umbra è considerato il più importante festival di “musica dello spirito” del mondo.

Cosa è la “musica dello spirito”? Hans-Halbert Courtial, fondatore della manifestazione e presidente della Fondazione Pro-Musica e Arte Sacra fornisce una interessante definizione sottolineando “la sacralità della musica a capo di una missione, al vertice di una idea”. Ciò vuol dire “offrire la musica come uno strumento incommensurabile di elevazione spirituale, proponendo al pubblico di vivere un concerto non solo come esperienza estetica, ma come viaggio nella spiritualità.

Ogni anno viene declinato in modo differente. Quest’anno, ad un secolo esatto dalla fine della prima Guerra Mondiale ed a cinquanta dalla morte del filosofo della non violenza Aldo Capitini, il tema è Guerra e Pace. Anteprima domenica 9 settembre a Norcia con l’Orchestra di Piazza Vittorio. Concerto inaugurale nella Basilica di San Pietro del capoluogo umbro con il St. Jacob’s Chamber Choir e l’Orchestra da Camera di Perugia. Si chiude sabato 22 settembre nella Cattedrale perugina di San Lorenzo con Orchestra Haydn di Bolzano e Trento al Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sotto la guida del giovane Maxime Pascal. Venerdì 21 settembre “torna” a Perugia il War Requiem di Benjamin Britten, 55 anni dopo la sua prima esecuzione italiana, con l’autore presente anche come interprete, proprio alla Sagra Musicale Umbra.

Il bene supremo della pace, massima aspirazione dell’umanità, affiancato dal suo tragico antipodo, la guerra, il motore del programma della manifestazione che si svolge dal 13 al 22 settembre 2018 Perugia e in altre 4 città umbre (Assisi, Montefalco, Torgiano e Panicale). Con un’anteprima di prestigio domenica 9 settembre a Norcia e una mezzanotte bianca della Musica d’Arte giovedì 13 settembre nel capoluogo umbro. “L’impresa più ambiziosa, ma anche più significativa ed eloquente, che la Sagra 2018 intende affrontare – sottolinea Alberto Batisti, direttore artistico della Fondazione Perugia Musica Classica onlus e della Sagra Musicale Umbra – è l’esecuzione del War Requiem di Benjamin Britten, venerdì 21 settembre a Perugia. La prima esecuzione italiana di questa partitura monumentale, fra le più alte testimonianze del pacifismo e certo suprema nella denuncia degli orrori della guerra, avvenne proprio alla Sagra Musicale Umbra, con l’autore presente anche come interprete, nel 1963”.

Prende spunto da un particolare frammento del Gloria dell’Ordinarium Missae – Et in terra pax hominibus bonae voluntatis – la programmazione dei concerti della Sagra Musicale Umbra 2018, per indagarne i riflessi musicali e creare un percorso tematico coerente e il più possibile vario. Il Gloria è stato scelto dal cardinal Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, come testo obbligatorio per la quarta edizione del Premio “Francesco Siciliani”, fra gli appuntamenti più caratterizzanti della Sagra Musicale Umbra, con il concerto finale dei vincitori – il 15 settembre alla Basilica Superiore di San Francesco, ad Assisi – assegnato come nelle precedenti edizioni (2012, 2014, 2016) alla garanzia di alta professionalità del St. Jacob’s Chamber Choir di Stoccolma, diretto da Gary Graden e alla sua consuetudine con la musica corale contemporanea. Nato da una collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Cultura e in particolare col suo presidente, il concorso vedrà come presidente della gGiuria per l’edizione 2018 Salvatore Sciarrino, figura molto legata alla Sagra Musicale Umbra e al suo direttore artistico Alberto Batisti, in primo luogo perché ha scelto l’Umbria come propria residenza (vive come è noto a Città di Castello), ma anche perché il Festival ha presentato in prima esecuzione italiana suoi importanti lavori, come avvenne nel 2008 per i Madrigali.

“Da sempre, la vocazione spirituale della Sagra Musicale Umbra concilia il compito di offrire spettacoli musicali con l’intenzione di diffondere il messaggio umano che è riposto nella musica dell’anima e che sgorga dal sentimento religioso. Nella città di Aldo Capitini – continua Batisti – nella culla della Marcia della Pace, nella terra di San Francesco e San Benedetto, la Sagra Musicale del 2018 vuole vestirsi di quello spirito, tenerne accesa la fiamma. Non fa parte della natura di questo Festival intendere il suo programma e la sua missione come semplice intrattenimento colto”.

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