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Il Tap manda ancora fuori giri Emiliano. Che litiga con Barbara Lezzi

Michele Emiliano contro tutti? O tutti contro Emiliano? In fin dei conti fa poca differenza al cospetto della situazione a dir poco surreale, politicamente parlando, che fa da cornice al Tap. Oggi il gasdotto grazie al quale l’Italia importerà il gas dall’Azerbaijan riducendo la sua dipendenza dalla Russia, ha vissuto l’ennesima giornata calda.

La quale però dà ancora una volta la prova di come i giochi sul Tap siano ormai fatti. D’altronde, al netto degli accordi internazionali presi dal consorzio (partecipato anche da Snam), c’è la parola data alle autorità azere la scorsa settimana (qui l’approfondimento di Formiche.net), dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella: il Tap si farà. Punto.

Il che non ha impedito al governatore della Puglia di dare ulteriore segno di quanto la questione Tap gli stia a cuore. Tanto da trasformare una normalissima conferenza stampa sul nodo ferroviario di Bari in una specie di match pugilistico. Co-protagonista, il ministro per il Sud Barbara Lezzi, grillina e tra le acerrime nemiche del Tap. Almeno fino a poco tempo fa, visto che dopo aver definito “inutile” l’opera (erano i primi giorni del governo gialloverde), Lezzi ha dovuto constatare la difficoltà oggettiva di bloccare l’opera.

Un cambio di rotta che, benché smentito dalla stessa ministra oggi (“noi lavoriamo per bloccare il gasdotto”), ha suscitato le ire della base locale pentastellata e dello stesso Emiliano. Forse a buon vedere visto che lo stesso Movimento Cinque Stelle in campagna elettorale aveva assicurato di voler fermare i cantieri non appena salito al governo. Salvo poi tentennare e infine, nelle ultime settimane, silenziare la campagna anti-Tap.

Il fuori programma ha visto Lezzi accusare Emiliano di aver messo in piedi una “sceneggiata”. Il riferimento è all’appello del governatore ad Alessandro Di Battista, ex parlamentare grillino ora negli Stati Uniti, affinché si attivasse per contribuire a riportare in auge la campagna anti-Tap. “È stata una bella sceneggiata quella del governatore Emiliano nel parlare con Di Battista che non solo è a migliaia di chilometri da qui ma non fa neanche parte del governo”, ha attaccato Lezzi. Pronta la risposta di Emiliano, che oltre a dare della “maleducata” al ministro, ne ha chiesto anche le dimissioni.

Rissa a parte, la sostanza non cambia. Il Tap è riuscito a mandare fuori giri non solo Emiliano ma anche parte dell’ortodossia pentastellata, che adesso di fronte all’avanzare dei lavori, si ritrova spiazzata. Così come disorientato dev’essere Emiliano, visto che lo stesso Di Battista, dall’America Latina, ha lodato l’attacco della Lezzi. “Brava Barbara, l’hai messo al suo posto”.

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