Avio Aero – articolazione con cuore italiano del colosso americano Ge Aviation - investirà ancora nella Penisola e in particolare in Puglia, dove punta forte con conferme di assunzioni a tempo indeterminato e un lavoro costante per attrarre commesse future.
CONFERME DI ASSUNZIONI
La compagnia, che opera nella progettazione, produzione e manutenzione di componenti e sistemi per l’aeronautica civile e militare, ha un importante presidio produttivo a Brindisi, dove ha annunciato 43 assunzioni a tempo indeterminato dal primo luglio e altre 4 dal primo agosto, oltre a 36 rinnovi contrattuali fino al 31 dicembre del 2018.
LA SODDISFAZIONE DEI SINDACATI
La notizia, accolta come una boccata d’ossigeno in un Mezzogiorno alle prese con difficoltà occupazionali spesso più severe che nel resto del Paese, è frutto anche di buone relazioni costruite con i sindacati di settore e del territorio.
“L’assunzione di questi giovani”, ha spiegato in una nota Michele Tamburrano, segretario provinciale Fim-Cisl Taranto-Brindisi, “è il risultato di un’azione sindacale che come Fim-Cisl abbiamo svolto nel recente passato accettando di cimentarci su temi difficili e impopolari come la flessibilità oraria per un maggiore utilizzo degli impianti grazie a un dialogo costruttivo e collaborativo”.
LA COMPAGNIA IN ITALIA
Dal 2013, anno in cui il Gruppo General Electric acquistò il business aeronautico di Avio per un valore di 3,3 miliardi di dollari e la prospettiva di un investimento di 1 miliardo di dollari nei successivi cinque anni (200 milioni per anno), la compagnia – ritenuta di interesse strategico dal governo italiano e ricadente, dunque, nei controlli previsti dalla cosiddetta Golden Power – ha tenuto fede agli impegni ed opera oggi stabilmente in Piemonte, Campania e, appunto, Puglia.
Nel 2017, come dichiarato nei mesi scorsi dall’azienda guidata dall’ad Riccardo Procacci, Avio Aero ha registrato 185 nuove assunzioni (4200 gli impiegati totali in Italia), di cui 106 stabilizzazioni a fronte di 93 uscite.
Importanti anche i numeri dell’indotto. Il totale di 1035 fornitori con cui Avio Aero collabora su tutto il territorio nazionale (dati sempre del 2017) genera un fatturato di 321 milioni di euro.
LA RIVOLUZIONE DELLA STAMPA 3D
L’iniziativa pugliese, dunque, non è isolata, ma è in quella terra che sono attese nei prossimi mesi ulteriori novità. Avio Aero, infatti, inaugurerà anche a Brindisi in ottobre, l’innovativa area Additive Manufacturing, dedicata alla realizzazione di oggetti solidi di ogni forma, partendo da un progetto digitale mediante l’utilizzo di polveri metalliche su stampanti 3D. Si tratta – rilevano gli addetti ai lavori – di un modo per produrre in tempi più rapidi componenti più leggeri e, al tempo stesso, più resistenti integrando più pezzi in un’unica parte con una sensibile riduzione dei costi. A spingere questo trend è un mercato aeronautico sempre più competitivo, con l’affacciarsi di nuovi attori internazionali che spingono compagnie come Avio Aero a innovare e investire costantemente per far fronte alle prossime sfide che la attendono.
LE PROSSIME SFIDE
Tra queste c’è l’attenzione posta nel campo delle revisioni, anche quello dei motori militari, considerate uno dei punti di forza dell’impresa. Alcuni motori sono già giunti a fine vita e il T700 lo farà gradualmente nei prossimi anni. Fondamentale, dunque, in ottica aziendale, è l’esito della partecipazione di Avio Aero alla gara per motorizzare il nuovo elicottero Aw249 del gruppo Leonardo. Il programma in questione, che si avvale di un finanziamento pubblico, mira – rilevano le parti sociali – proprio “alla promozione e allo sviluppo dell’industria elicotteristica nazionale e dunque alla collaborazione tra aziende italiane”. Dare seguito a questa prescrizione, dunque, evidenziano gli esperti, avrebbe ricadute importanti non solo per Avio Aero e il territorio brindisino, ma per l’intero comparto della Penisola.