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Chi sono i candidati del Csm scelti dal Movimento 5 Stelle (in votazione su Rousseau)

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Seconda votazione in pochi giorni sulla piattaforma online del Movimento 5 Stelle. Gli iscritti al Movimento sono stati interpellati per scegliere i candidati per il Cda della Rai lunedì 16, mentre oggi su Rousseau si tiene la votazione per i membri laici del Consiglio Superiore della Magistratura che verranno eletti domani in Parlamento. Una preferenza, cinque nomi, votazione dalle 10:30 alle 19 e i probabili risultati in serata.

I nomi selezionati dal Movimento 5 Stelle sono: Alberto Maria Benedetti, professore ordinario di diritto privato nel dipartimento di giurisprudenza dell università di Genova, dove insegna Istituzioni di diritto privato e diritto civile; Filippo Donati, professore ordinario di diritto costituzionale presso l’università di Firenze e avvocato abilitato al patrocinio di fronte alle magistrature superiori. E ancora: Fulvio Gigliotti, professore ordinario di diritto privato nell’università di Catanzaro Magna Graecia. È socio della Sisdic (Società italiana degli studiosi di diritto civile), membro del Collegio dei docenti del dottorato di ricerca in “Teoria del diritto ed ordine giuridico ed economico europeo”, nonché responsabile del macro-settore giuridico-economico-storico-sociale del sistema bibliotecario di Ateneo; Vito Mormando, avvocato cassazionista dell’ordine di Bari, professore ordinario di diritto penale presso la facoltà di giurisprudenza dell’università di Bari, attualmente titolare della I cattedra di diritto penale. Infine, Edoardo Chiti, professore ordinario di diritto amministrativo all’università della Tuscia.

“Il Consiglio superiore della magistratura – scrive Luigi Di Maio sul Blog delle Stelle – è l’organo previsto dalla Costituzione per garantire l’indipendenza e l’autonomia della magistratura ed è composto da 27 membri. È presieduto dal Presidente della Repubblica che vi partecipa di diritto. Altri membri di diritto sono il primo presidente e il procuratore generale della Corte suprema di cassazione. Gli altri 24 componenti sono eletti per i 2/3 da tutti i magistrati ordinari tra gli appartenenti a tutte le componenti della magistratura (membri togati, 16) e per 1/3 dal Parlamento riunito in seduta comune tra i professori universitari in materie giuridiche e avvocati che esercitano la professione da almeno quindici anni (membri laici, 8)”.

“Domani – si legge ancora nel post – in Parlamento ci sarà l’elezione dei membri laici del Consiglio Superiore della Magistratura per cui è necessaria e improrogabile una votazione odierna”, mentre tra i commenti sul Blog delle Stelle alcuni iscritti lamentano le votazioni fatte “troppo di corsa”. Sul fronte dei disservizi o degli attacchi hacker, che in passato avevano colpito la piattaforma online del Movimento (scatenando anche la reazione del Garante della Privacy), invece, pare non ci siano stati problemi né nella votazione del 16 luglio né, al momento, in quella odierna.

Tra le prossime nomine, anche quella del vicepresidente del Csm e, come scrive il Fatto Quotidiano, sembra che il nome indicato da M5S sia quello di Guido Alpa, giurista allievo di Stefano Rodotà e docente di Diritto civile all’Università Sapienza di Roma, e dettaglio non da poco, mentore del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Il presidente del Consiglio – si legge sul quotidiano diretto da Marco Travaglio – deve molto, professionalmente parlando, al professor Alpa che lo fa lavorare con lui, per la prima volta nel 1999 per un progetto del Cnr. Il papabile vicepresidente del Csm, genovese, classe 1947, è stato allievo di Stefano Rodotà. Dal 2014 è membro del board di Leonardo-Finmeccanica, per molti anni presidente del Consiglio Nazionale Forense”.

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