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Ecco come l’Enea guiderà il progetto Nato per sventare attacchi terroristici su mezzi pubblici

enea

Individuare in tempo reale la presenza di esplosivi in aeroporti, stazioni ferroviarie e metropolitane. È questo l’obiettivo del progetto Extras della Nato, coordinato dall’Agenzia italiana per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) insieme all’Istituto serbo di Fisica Nucleare di Vinča. Se la minaccia del terzo millennio è il terrorismo, l’Alleanza Atlantica punta sulle nuove tecnologie per contrastarlo, e lo fa affidandosi anche all’eccellenza italiana. Così, Enea, guidata dal presidente Federico Testa (in foto), guiderà il progetto che punta a sviluppare un sistema capace di sventare attacchi terroristici sui mezzi pubblici tramite spettroscopia laser. Per la Nato, in vista del prossimo Summit, in programma a Bruxelles il prossimo 11 e 12 luglio, la notizia rientra nel potenziamento dello sforzo nel cosiddetto “fianco sud”.

IL RUOLO DI ENEA

L’Agenzia, ente di diritto pubblico vigilato dal ministero dello Sviluppo economico, “è impegnata da anni in attività di sicurezza a livello internazionale, rappresentando un centro di eccellenza nel settore”, ha affermato il presidente Testa. “Ora, la guida di questo progetto della Nato – ha aggiunto – rappresenta per noi la conferma della giusta direzione dei nostri sforzi in un’area così strategica per la sicurezza dei cittadini”. L’Ente, non a caso, è finalizzato alla ricerca, all’innovazione tecnologica e alla prestazione di servizi avanzati alle imprese, alla pubblica amministrazione e ai cittadini nei settori dell’energia, dell’ambiente e dello sviluppo economico sostenibile.

I DETTAGLI TECNICI

“La spettroscopia laser ci consente di riconoscere alcuni ‘picchi’ caratteristici delle sostanze analizzate”, ha spiegato Antonio Palucci il ricercatore Enea che partecipa al progetto, responsabile del Laboratorio Diagnostiche e Metrologia. “Sostanzialmente – ha rimarcato – quello che facciamo è irraggiare con un laser un determinato materiale e analizzarne i riflessi”. Così, “analizzando la luce dopo che ha interagito con il materiale si possono ottenere una serie di informazioni che consentono un’identificazione univoca della sostanza”.

IL PROGRAMMA DELLA NATO

Extras è finanziato dalla Nato nell’ambito del Programma “Science for Peace and Security” (Sps), e conta tra i partner anche altre organizzazioni italiane, tra cui l’Agenzia del trasporto autoferrotranviario del Comune di Roma e la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato. Partecipato poi anche organizzazioni tedesche (Ict Fraunhofer), olandesi (Tno) e ucraine (Università tecnica nazionale dell’Ucraina). Il programma Sps, istituito nel 1958, è uno dei principali strumenti a disposizione dell’Alleanza Atlantica per promuovere la cooperazione scientifica e tecnologica tra Paesi membri e i partner. “Nel ultimi tre anni – ricorda l’Enea in una nota – l’Italia ha partecipato a circa trenta iniziative Sps, distinguendosi come uno dei principali sostenitori del programma”.



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