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Federmanager guarda al sud nel nome di Industria 4.0

Federmanager e le imprese del sud. Si rivolge a dirigenti e imprese del Mezzogiorno l’accordo firmato tra la federazione e il Centro interuniversitario di ricerca industria 4.0 con sede presso il Politecnico di Bari. Scopo dell’intesa, mettere a fattor comune competenze e servizi nel campo della formazione imprenditoriale, della gestione manageriale d’impresa e del trasferimento della tecnologia dall’Università al tessuto produttivo.

Il mondo dell’education e quello dei manager agiranno insieme per realizzare il Piano nazionale Impresa 4.0 “nel favorire  la diffusione della digitalizzazione, non solo con riferimento alle competenze richieste dalla tecnologia, ma più in generale alle principali skill manageriali, nonché alla definizione e diffusione di modelli di sviluppo finalizzati alla creazione di valore al sistema delle imprese”, recita l’accordo.

Strategico il ruolo del Politecnico di Bari, non solo come capofila del Centro interuniversitario costituito tra gli atenei pugliesi ma anche quale promotore del Competence Center proposto insieme con l’Università degli Studi di Napoli Federico II e altri sei atenei campani e pugliesi, l’unico individuato nel Sud Italia tra i siti nazionali previsti nel Piano Impresa 4.0 del ministero dello Sviluppo Economico.

“Crediamo nel valore di fare sistema e questa, per noi, rappresenta una collaborazione strategica a lungo termine”, ha spiegato il direttore generale Federmanager, Mario Cardoni, “con l’obiettivo di favorire una più adeguata governance delle imprese. L’Industria 4.0 ha uno straordinario bisogno di un’azione integrata tra tutti i soggetti e, in particolare, ha bisogno di un cambio di modello industriale che vada verso una gestione manageriale delle imprese italiane. A ciò si arriva con l’investimento in competenze e formazione  garantendo qualità e quantità dei servizi resi”.

Pierpaolo Pontrandolfo, direttore del Centro interuniversitario di ricerca industria 4.0 e docente di Ingegneria gGestionale al Politecnico ha definito l’accordo come un modo per “mettere a sistema i saperi e le competenze, espressi dalle Università pugliesi, con il saper fare delle imprese. Il rapporto con le imprese e in particolare con chi ne gestisce la crescita e la trasformazione è fondamentale in una Università moderna che vuole essere protagonista dei processi di sviluppo del nostro Paese”.

L’intesa ha preso avvio con la riunione di insediamento del comitato esecutivo previsto tra le parti, che si sono incontrate nei giorni scorsi a Bari, presso il rettorato del Politecnico, per condividere le più efficaci modalità di collaborazione da promuovere nell’ambito di specifiche aree: orientamento alle imprese, comprensivo anche della fase di digital assessment, ovvero dell’analisi dei fabbisogni delle imprese per individuare le priorità strategiche da seguire nel percorso di trasformazione digitale, promozione e accompagnamento delle start-up innovative, formazione esperienziale per le aziende, progetti di ricerca e sviluppo.



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