Sono arrivati in Grecia i due Frecciargento che permetteranno di coprire la tratta Atene-Salonicco in 3 ore e mezza. Una rivoluzione per le ferrovie elleniche privatizzate da Fs. Il viaggio inaugurale sarà l’8 settembre, in concomitanza con la Fiera Internazionale di Salonicco (gemellata con Milano) dove si attende il discorso del premier Tsipras sulle direttrici economiche del 2019.
FRECCIARGENTO
Si tratta di un test che, se superato, potrà vedere l’invio in Grecia anche di un Frecciarossa. In precedenza cinque macchinisti greci erano stati ospitati in Italia presso il centro di formazione di Fs al fine di prendere confidenza con il mezzo ad alta velocità, l’ETR 485, grazie all’utilizzo di un simulatore.
I due treni, ognuno con nove vagoni con una capacità di 400 posti, non saranno operativi prima del completamento dell’elettrificazione nell’ultimo tratto ancora incompleto, di circa 52 chilometri (Lianokladi-Domokos).
L’invio dei due treni è il frutto della privatizzazione delle ferrovie elleniche Trainose ad opera di Ferrovie dello Stato, datata 18 gennaio 2017, quando i vertici dei due gruppi, il Direttore Generale di FS Italiane, Renato Mazzoncini, e l’ad del fondo per lo sviluppo degli asset della Repubblica Greca (Hellenic Republic Development Asset Fund – HRDAF), Antonis Leousis, siglarono l’accordo. Nel luglio 2016 FS fu dichiarata “preferred investor” da HRDAF, che aveva accettato l’offerta economica di 45 milioni di euro (e poco dopo Italia e Grecia siglarono anche un’altra intesa, con Ice e Enterprise Greece).
Il primo passo è stato relativo alla digitalizzazione di uffici e di punti-ticket: l’evasione fiscale in Grecia e il mancato introito legato ai biglietti di treni e navi ha rappresentato in passato una notevole zavorra per lo Stato ellenico. Da pochi mesi, per questo, è in vigore il nuovo sistema che permette l’acquisto online di biglietti, con l’impossibilità di distorsione degli introiti.
PROSPETTIVE
La mossa italiana si lega anche al nuovo progetto ferroviario legato alle merci in treno, dopo la privatizzazione del Pireo da parte di Cosco China. Infatti le migliaia di containers che arriveranno in Grecia dovranno poi essere smistati sul costone balcanico e l’Italia potrebbe prendere parte all’affare visto che ha privatizzato le ferrovie greche.
Cosco sin dal 2012 ha programmato lo “sbarco” nel Mediterraneo, privatizzando un terzo del porto del Pireo, per poi arrivare lo scorso anno al 100%. Una mossa che precede la strutturazione della Via della Seta, il grande piano di Pechino per incunearsi nel vecchio continente da un punto di vista commerciale e quindi anche infrastrutturale. Ma Pireo è solo la punta dell’iceberg, dal momento che le ferrovie rappresenteranno il secondo passo, in quanto dovranno poi condurre i containers cinesi lungo la dorsale balcanica (quindi fino al centro e nord Europa) e, tramite uno scalo nel Mediterraneo, verso Spagna e Portogallo.
ITALIA IN GRECIA
Fs ha solo continuato una storia, quella italoellenica, fatta di legami costanti nel tempo. Nell’Egeo c’è un preciso radicamento di alcune imprese italiane di caratura internazionale, come Finmeccanica, Fca, Piaggio, Generali, Barilla, Ferrero, Granarolo, Alitalia, Eni, Edison, Enel Greenpower, Grimaldi, Autogrill. Passando per Kimbo, Menarini, Salini-Impregilo, Luxottica, Calzedonia e Safilo. Mentre Snam ha avuto un ruolo significativo nella privatizzazione dell’utilities ellenica Desfa.
Ma l’invio dei due Frecciargento non è il solo progetto di Fs che si appresta a investire altri 500 milioni di euro in Grecia. Al fine di consolidare la propria posizione di players in una macro regione che sta diventando l’hub mediterraneo di containers, merci e gas, Fs ha progettato un nuovo investimento per implementare nuovi mezzi e strutture innovative che sostituiranno quelle elleniche ormai obsolete.
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