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Ecco come prende il via il Piano industriale di Enav. I dati della semestrale

Prende forma il Piano industriale 2018-2022 di Enav, la società nazionale di assistenza al volo guidata dal presidente Roberto Scaramella e dall’ad Roberta Neri. Il cda ha approvato oggi la relazione finanziaria semestrale, registrando l’aumento dell’8,7% del traffico di rotta e un +22% per l’utile netto, che vola così a 33 milioni di euro. Nel complesso, si è registrato il miglioramento delle performance, in linea con quando previsto dal Piano industriale lanciato lo scorso marzo, che prevede di investire nei prossimi 5 anni circa 650 milioni di euro autofinanziati in nuovi sviluppi tecnologici e operativi.

LE PAROLE DELL’AD

“Il primo semestre del 2018 si è aperto sotto le migliori aspettative per quanto riguarda la ripresa del traffico aereo sul nostro Paese che rappresenta una conferma importante, in quanto abbiamo registrato incrementi superiori agli altri grandi Paesi europei, con una delle migliori performance operative”, ha spiegato Neri. “La qualità professionale delle nostre persone e gli investimenti in tecnologia ci hanno consentito di implementare, in anticipo rispetto agli altri principali provider europei, la procedura Free Route, che permette alle compagnie aeree di risparmiare tempo, carburante ed emissioni di CO2, rendendo più attraente il nostro spazio aereo”, ha aggiunto evidenziato il focus sulle nuove tecnologie. Inoltre, ha rimarcato la manager, “la firma dell’accordo sul nuovo contratto di lavoro rappresenta un importante traguardo e ci consente di intraprendere un percorso di condivisione delle prospettive positive della Società”.

L’AUMENTO DEL TRAFFICO

Nei primi sei mesi dell’anno, il traffico di rotta, espresso in unità di servizio, è aumentato dell’8,7% rispetto allo stesso periodo del 2017. Ciò significa che, dopo diversi anni, “l’Italia è tra i principali Paesi europei, quello che ha registrato il tasso di crescita più alto: Francia +2,3%, Germania +3,3%, Gran Bretagna +3,3%, Spagna +5,1%”, spiega la società. Questo si associa a un miglioramento delle performance in termini di qualità del servizio, con un ritardo medio per volo assistito nel semestre di 0,069 minuti rispetto al target assegnato di 0,11 minuti. La crescita del traffico di rotta sui cieli italiani ha riguardato sia il traffico nazionale (+2,6%) che quello internazionale (+7,6%) ma soprattutto il sorvolo (aerei di solo attraversamento) che mostra un incremento dell’14,5% in termini di unità di servizio.

IL RUOLO DEL FREE ROUTE

Ciò è stato possibile grazie all’implementazione del Free Route di Enav, che consente ai velivoli sopra una certa quota di attraversare lo spazio aereo nazionale con un percorso diretto, permettendo coì alle compagnie aeree di pianificare, senza vincoli, le traiettorie più brevi risparmiando carburante, costi di gestione e riducendo le emissioni di CO2. A fine maggio la soglia, che fino a ieri si applicava agli aerei in sorvolo sopra gli 11mila metri, si è abbassata a 9mila, ampliando lo spazio di applicazione del Free Route.

I MAGGIORI SCALI ITALIANI

Tornando ai dati della semestrale, il traffico di terminale (che riguarda le attività di decollo e atterraggio) è aumentato del 4,4% in termini di unità di servizio, grazie soprattutto “al buon andamento” del traffico internazionale (+5,5%). I principali scali italiani seguono la media nazionale: Fiumicino +4,6%, Malpensa +6,6%, Venezia +3,8%, Bergamo +6%. In negativo tra i grandi aeroporti solo lo scalo di Milano Linate, che ha registrato un calo del 3,3%, a causa della cessata attività di Air Berlin e della riduzione dei voli di Air Italy. “In decisa crescita – fa sapere Enav – anche gli aeroporti del sud: Napoli +15,8%, Catania +8,3%, Palermo +13,2%, Bari +2,3%”.

I DATI ECONOMICI E FINANZIARI

I ricavi totali consolidati hanno raggiunto i 411 milioni di euro (+0,2%), con all’interno l’incremento del 6,5% dei ricavi derivanti da attività operativa (417 milioni), riassorbiti dal meccanismo del balance (che prevede per Enav il recupero o la restituzione ai vettori degli effetti derivanti dallo scostamento tra il traffico aereo previsto nel piano tariffario e quello a consuntivo). Tale balance incide negativamente sui ricavi per 24 milioni di euro. Per quanto riguarda i costi operativi, si sono attestati a 299,5 milioni di euro (+0,2% rispetto al primo semestre 2017), mentre i costi del personale a 244 milioni (+2%) e i costi operativi esterni a 71,5 milioni (-3,1%). Ciò ha determinato la crescita dello 0,5% dell’Ebitda (111,5 milioni di euro), e un utile netto pari a 33 milioni di euro, in aumento del 22,2% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno. L’indebitamento netto cresce di 63,8 milioni, arrivando a 181,3 milioni, complice anche il pagamento del dividendo per 100,9 milioni di euro. “Grazie alla forte generazione di cassa – spiega Enav – la Società prevede di raggiungere un indebitamento finanziario netto a fine anno inferiore agli 80 milioni di euro”.

GUIDANCE PER IL 2018 CONFERMATA

Così, per il 2018 il cda di Enav ha confermato la guidance fornita lo scorso marzo. In particolare, gli investimenti dovrebbero raggiungere quota 125 milioni di euro (rispetto ai 115 del 2017) soprattutto in virtù dell’avvio delle principali iniziative del Piano industriale 2018-2022. Confermata anche la guidance per la crescita del dividendo, pari al 4% in più rispetto a quello relativo all’esercizio 2017 (pari a 0,1864 euro per azione).

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