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Due prime mondiali al Festival Pergolesi Spontini

Nonostante le severe restrizioni finanziarie, il Festival Pergolesi Spontini, che sta per iniziare, non smette di sorprendere: due prime mondiali di opere sparite in epoca moderna, una delle quali in coproduzione con La Fenice di Venezia.

“Viaggio in Italia” è il tema del XVIII Festival Pergolesi Spontini, a cura della Fondazione Pergolesi Spontini, che si terrà dall’1 al 29 settembre in teatri, piazze, chiese, abbazie e luoghi d’arte di Jesi e dintorni. In programma inediti, nuove composizioni e scoperte: due le opere in cartellone (“Le metamorfosi di Pasquale”, partitura inedita del giovane Gaspare Spontini e “Il Noce di Benevento” una rarissima opera da camera del compositore jesino Giuseppe Balducci in prima esecuzione italiana in tempi moderni) e numerosi i concerti: dai racconti di viaggio ai preziosi organi veneti nella terra di Pergolesi e Spontini.

Il Festival 2018 traccia itinerari in musica lungo la penisola, seguendo le strade percorse dai gentiluomini del nord nei secoli del “grand tour” in Italia: Roma, Venezia, Napoli, i viaggi lungo l’Adriatico. L’inaugurazione è il primo settembre alla Galleria di Palazzo Pianetti con il concerto di musiche rossiniane per voci e pianoforte “Di Vino Infinito. Divagazioni leopardiane” in collaborazione con Centro Nazionale di Studi Leopardiani, Musei Civici di Jesi e Istituto Marchigiano di Tutela Vini in occasione del 50° anniversario della D.O.C. del Verdicchio dei Castelli di Jesi.

Il 2 settembre al Teatro Pergolesi va in scena la prima rappresentazione in epoca moderna dell’opera da camera “Il noce di Benevento” di Balducci (1796 Jesi -1845 Malaga), la direzione è di Alessandro Benigni, regia e scene di Davide Garattini Raimondi. Il 22 settembre giorno del Santo Patrono di Jesi, San Settimio, l’opera torna sul palcoscenico del Teatro Pergolesi con la farsa “Le metamorfosi di Pasquale o sia Tutto è illusione nel mondo”, una delle quattro partiture di Spontini ritrovate nel 2016 in Belgio. L’opera va in scena con la direzione di Giuseppe Montesano sul podio dell’Orchestra Sinfonica Rossini di Pesaro, e con la regia di Bepi Morassi, in coproduzione con Teatro La Fenice di Venezia, revisione critica di Federico Agostinelli edita da Fondazione Pergolesi Spontini con il contributo del Centro Studi per la Musica Fiamminga e della Provincia di Anversa.

Il 7 settembre in Piazza Federico II a Jesi in occasione della Settimana dello sport, rivive l’entusiasmo per il ciclismo ed il ricordo di grande campione, Michele Scarponi nel concerto “Giro D’Italia. Canzoniere Italiano” della band folk rock Tête de Bois e con la partecipazione di Marco Pastonesi e Sergio Staino.

La spina dorsale del Festival è costituita dai Racconti di viaggio, letture di testi letterari e diari di viaggiatori di tre secoli abbinati a quattro concerti. I primi due, in collaborazione con Nuova Consonanza, propongono musiche di giovani compositori in prima esecuzione assoluta: “Henry James: Ore italiane” l’8 settembre al Teatro La Vittoria di Ostra, e “Iosif Brodski: Fondamenta degli Incurabili” il 9 settembre nella Chiesa di Santa Maria di Portonovo. Il 15 settembre, alla Chiesa degli Aroli di Monsano, c’è “Charles Burney: Viaggio musicale in Italia” con l’Ensemble Mare Nostrum diretto da Andrea De Carlo; il 29 settembre al Teatro Pergolesi di Jesi “Claude Debussy esoterista: da Roma ad Anacapri” con il pianista Lorenzo Bavaj in collaborazione con il Circolo E. Nathan di Jesi.

Quattro i concerti dedicati alla valorizzazione degli “Organi veneti delle Marche” in collaborazione con Società Amici della Musica “Guido Michelli” di Ancona e Asolo Musica Festival Organistico di Treviso: l’8 settembre nella Chiesa Sant’Andrea a Castelferretti, il 15 settembre nella Chiesa dei Santi Biagio e Romualdo a Fabriano, il 22 settembre nella Chiesa della Croce a Senigallia, il 29 settembre nella Chiesa di San Francesco a Staffolo.

Il 14 settembre l’Abbazia di Sant’Urbano ad Apiro accoglie “Santa Editta” di Alessandro Stradella, oratorio a cinque voci e basso continuo, diretto da Andrea De Carlo sul podio dello Stradella Y-Project.

Quando l’opera lirica incontra il mondo dell’educazione e della disabilità nasce una Social Opera! Così nell’ultimo week-end il Festival propone al Pergolesi il 28 settembre lo spettacolo musicale “Tutto è illusione nel mondo-Social Opera”, con la compagnia OperaH e la regia di Gianfranco Frelli.

(Foto di Michele Crosera)

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