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Interferenze russe nelle elezioni ucraine? L’Orso perde il pelo ma non il vizio

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Novità e preoccupazioni in vista sul fronte ucraino. Il Servizio di sicurezza del Paese (Sbu), ha reso noti i preparativi di agenti russi per interferire nelle elezioni presidenziali del 2019. Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Ukrinform, sarebbe stata, infatti, bloccata una rete di attivisti online, presumibilmente assoldati dai servizi speciali della Federazione Russa, sul punto di pianificare un’operazione di vera e propria interferenza nelle prossime votazioni.

“L’Sbu ha reso noto che i servizi speciali russi hanno coinvolto gruppi attivi nei social network dalle città di Dnipro, Kryvyi Rih e Nikopol in una rete di cooperazione du internet”, recita il comunicato dell’intelligence ucraina.

Già ad inizio agosto, il presidente Petro Poroshenko aveva dato istruzioni al Consiglio per la difesa e la sicurezza nazionale di organizzare una rete di protezione contro le possibili minacce di interferenze nelle elezioni. “Abbiamo concordato con i leader europei e con gli Stati uniti di coordinare in maniera efficace i nostri sforzi e cooperare per la difesa e cooperare a tutti i livelli”, ha detto Poroshenko su Facebook.

“Le autorità di Kiev, così come quelle di Bruxelles, Washington e della gran parte delle capitali occidentali, non hanno dubbi sulla preparazione di interventi di larga scala da parte del Cremlino sui processi elettorali, al fine di distruggere l’unità in seno all’Ue e la solidarietà verso l’Ucraina, considerata pericolosa dalla Russia, oltre a provare a dividere l’Alleanza atlantica e dare sostegno alle forze populiste, nazionaliste ed euroscettiche”, ha aggiunto il presidente ucraino.

In sostanza, reagire alla minaccia ibrida russa “per preservare la democrazia”, appare, secondo Poroshenko, l’unica alternativa alle mosse di Mosca in previsione della nuova tornata elettorale nel Paese. D’altra parte anche il segretario del Consiglio per la difesa e la sicurezza nazionale Oleksandr Turchynov, si è espresso mostrando sicurezza sul tentativo russo di destabilizzare l’Ucraina partendo dal contesto elettorale. “Una delle priorità della Russia è quella di destabilizzare l’Ucraina. Proveranno certamente a influenzare i risultati delle elezioni presidenziali e parlamentari, ma non possiamo escludere azioni aggressive e ostili contro il nostro Paese, qualora Mosca realizzasse di non riuscire a ottenere risultati”, ha detto Turchynov.

Un problema, quello dell’aggressione militare, che come ha sempre ricordato il segretario, resta presente e concreto, anche considerando il continuo monitoraggio delle truppe russe lungo i confini nazionali, avvisaglia che mette in luce il fatto che Mosca “non ha escluso la possibilità di aggressive forme di pressione militare sull’Ucraina”. Facendo un passo indietro, infatti, il funzionario di Kiev ha, infatti, ricordato che le forze armate di Mosca si sarebbero disposte lungo i confini settentrionali e orientali dell’Ucraina per preparare un’invasione del Paese.

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