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Caro Pd, è ora di darsi una scossa. L’opinione di Minopoli

politica, pd, toscana,

Stamane sul Corriere, Della Loggia spiega la realtà e la trappola del meccanismo mafioso sui migranti. È questa: ormai i barconi partono non per arrivare in un porto. Ma per essere salvati in mare da una nave, qualunque essa sia. La certezza del salvataggio, oltre che obbligatoria e dovuta, incoraggia i poveri migranti a continuare a pagare i barconi. E, soprattutto, crea l’obbligo di sbarco. E qui scatta la seconda parte della trappola scafista. Dove sbarcare? I Paesi europei (vero obiettivo dei migranti più che l’Italia) fanno spallucce, sbarrano le loro frontiere, rifiutano la redistribuzione e lasciano l’Italia da sola.

Tutti, cari compagni del Pd, non solo i cattivi di Visegrad. A quel punto che fare? L’Italia deve salvare i migranti e deve accoglierli. Non si discute. Ma va riconosciuto, onestamente, che così il traffico mafioso si autoalimenta: partenza su bidoni, salvataggio in mare, chiusura europea, sbarco in Italia. I mafiosi scafisti sono riusciti a trasformare l’accoglienza (che, come dice persino la Chiesa, dovrebbe essere una scelta “regolata” degli Stati ricchi) in un obbligo forzato, inevitabile e senza regole, indotto dal vincolo dell’umanità e della solidarietà.

Salvini fa bubù, minaccia e strepita. Inutilmente. Deve salvare per legge e, vista la chiusura europea, deve farli sbarcare in Italia. i mafiosi lo hanno capito: i barconi continuano a partire e la trappola salvataggio-sbarco in Italia (obbligatoria per legge e inevitabile per ragioni umanitarie) si impone inesorabile. Il Pd, principale forza di opposizione, che fa? Trascura del tutto il problema, sorvola su di esso, non fa proposte concrete per rompere la trappola mafiosa: partenza coi barconi-salvataggio-rifiuto europeo-sbarco in Italia. Il Pd si limita al peana umanitario dell’accoglienza. Facile e ipocrita. Il lamento umanitario e lo strepito a vuoto contro Salvini lasciano intatto il problema, libero lo scafismo criminale e funzionante la trappola salvataggio/sbarco in Italia, costruita a tavolino dai mafiosi. E fa un favore a Salvini. Che può coprire la sua impotenza e inefficacia ad una guerra propagandistica. E tra le due propagande (entrami false e inutili), respingerli tutti (lui) o accoglierli tutti (il Pd) vince e vincerà sempre Salvini. E lucrerà consenso. Gli strepiti e la retorica umanitaria inutile del Pd, invece, che non indica soluzioni concrete e copre la trappola anti-italiana degli scafisti, gli porta via consenso, popolarità e credibilità.

Il Pd deve smetterla di agitare solo propaganda umanitaria. Deve capire che si sta trasformando in una trappola. E deve agire, invece, con proposte di governo al problema. Stigmatizzando l’inefficienza di Salvini. E non solo la sua cattiveria. Non deve aiutarlo ad apparire, agli occhi della gente, lo sceriffo indomito (che non è) e l’eroe indomito e solitario che difende l’Italia contro tutto e tutti (compresa la magistratura e compresa l’ipocrisia europea). Salvini urla ma non risolve. L’opposizione urla contro Salvini ma non dice come risolvere. È l’Italia che è in trappola. E la gente sbandata si butta con Salvini. È così. Occorre fare qualcosa.È venuto il momento, però, che nel Pd qualche voce si alzi a dire che questa politica del partito sulle migrazioni non va, che è solo un aiuto a Salvini e Di Maio, che sull’Europa che nega solidarietà non può esserci più solo avallo e silenzio, che alternative concrete alla trappola salvataggio/sbarchi in Italia vanno trovate. Da Minniti a Renzi a Gentiloni a Calenda (il Pd di governo) io mi aspetto la richiesta di una svolta: la politica attuale del Pd sulle migrazioni è inetta e lo sta spegnendo.



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