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Allarme hacker, perché Rousseau rischia un nuovo attacco

cyber

Era il tre agosto del 2017 quando l’utente di Twitter r0gue_0 twittava per la prima volta segnalando ai profili di Repubblica, La Stampa, Casaleggio Associati, Movimento 5 Stelle e Giornalettismo di aver bucato la piattaforma Rousseau ed esfiltrato una serie di dati degli utenti registrati, linkando poi al database delle informazioni trafugate. Negli scorsi giorni, dopo mesi di silenzio, lo stesso utente ha pubblicato una serie di tre tweet per annunciare, forse, nuove azioni dimostrative: “For those of you who live to see tomorrow… – si legge – Know that you had a #choice to see the #truth and you let yourselves be convinced otherwise. #Casaleggio #Rousseau #M5S #pisQAnon is coming”.

Difficile capire a fondo cosa si celi dietro i messaggi condivisi da r0gue_0, ma è utile partire dal primo tweet, pubblicato il 2 settembre: “It’s so fuckin’ ridiculous. Should we cry or should we #lol ? Get ready, no doubts, start laugh. #pisQAnon is coming #APT0”. Il messaggio è piuttosto criptico, ma se visto alla luce di quelli pubblicati ieri sera può essere intrerpretato come l’anticipazione di una nuova azione dimostrativa o di disvelamento di una realtà presentata come certa, ma costruita sulle menzogne che l’utente annuncia di voler smascherare. Il quattro settembre, ieri sera, scrive: “I wish to speak on behalf of @evaristegal0is . These men convinced you, #people, that they speak for you. That the #power you’ve given them is used in your interests. That the #prisoner before you is your #enemy, and they your #friend”. R0gue_0, esordisce “parlando per conto di evaristegal0i”, l’utente twitter accusato e indagato dalla polizia postale per l’azione di hackeraggio dello scorso agosto che si professa innocente, aggiungendo: “Questi uomini vi hanno convinto, gente, che parlano per voi. Che il potere che avete dato loro sia usato nel vostro interesse. Che il prigioniero davanti a voi sia il vostro nemico e loro il tuo amico”.

Chi sono “questi uomini che parlano per voi”, questi falsi amici che si approfittano del potere che gli è stato dato? A dare un suggerimento, gli hastag e tweet successivo, in cui si annuncia, in qualche modo, un’azione dimostrativa: “Per quelli di voi che vivranno per vedere il domani… Sappiate che avete avuto la possibilità di vedere la verità e vi siete lasciati convincere altrimenti. #Casaleggio #Rousseau # M5S #pisQAnon sta arrivando “. A raccontare una realtà alternativa, allora, sarebbe la Casaleggio Associati (vedi hashtag #Casaleggio e #Rousseau), e i riferimenti al disvelamento di questa realtà in un prossimo futuro sono racchiusi anche in altri due hastag, #APT0 e #pisQAnon. APT è una sigla che significa advanced persistent threat, una tipologia di attacchi hacker mirati e persistenti verso un obiettivo specifico, che in questo caso potrebbe essere – nuovamente – la piattaforma Rousseau. La sigla ATP seguita da un numero può indicare, poi, il gruppo di hacker che ha portato avanti l’attacco, e forse per segnalare un gruppo di hacker o forse per rendere identificabile le sue azioni, r0gue_0 ha iniziato a usare l’hastag ATP0.

Un altro hastag degno di nota è #pisQanon. Qanon, come ha spiegato Emanuele Rossi su Formiche.net, è una teoria complottista a sostegno di Donald Trump, secondo cui “tutti i presidenti prima di Trump si erano lasciati corrompere dallo Stato profondo, ma lui no, perché è stato reclutato dal mondo dei militari buoni proprio per salvare gli Stati Uniti una volta per tutte. Trump, secondo la loro interpretazione, mette spesso le mani a forma di “Q” durante gli eventi pubblici proprio per dare un segnale alla comunità: ci sono, sto facendo il mio lavoro”. Se il riferimento, allora, è alla teoria complottista di Qanon, potrebbe significare che r0gue_0 ha intenzione di smontare quella verità raccontata dagli “uomini che parlano per voi” a cui i cittadini hanno scelto di credere.

Domani sulla piattaforma Rousseau si terranno due votazioni: una su Lex Iscritti, le proposte di legge presentate dalla base e arrivate alla 12 consultazione online, e poi la senezione per un nuovo componente del collegio dei probiviri, dopo le dimissioni di Paola Carinelli. Chissà che l’azione dimostrativa non arrivi proprio in occasione della riapertura delle votazioni sulla piattaforma online del Movimento.

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