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Così i tassi in rialzo premiano Snam, Terna e Italgas. Report Credit Suisse

A qualcuno i tassi di interesse in rialzo converranno oppure no? Pare proprio di sì, almeno a sentire gli esperti di Credit Suisse, i quali hanno rifatto i conti sulle utilities italiane regolate che potranno beneficiare di un contesto di attesa di tassi in rialzo sul denaro. Tra qualche settimana, i rialzi di questa estate del differenziale Btp/Bund inizieranno a farsi sentire in termini reali sui costi, a partire da quello del denaro, per poi tramutarsi in un effetto semi-strutturale a partire da inzio 2019.

Nel nuovo report, che inverte la rotta rispetto alle stime precedenti, si stima infatti un aumento dei ritorni di 20-30 punti base dal 2019. Un possibile aumento del costo del denaro dal prossimo anno sarà dunque positivo per i fondamentali delle società perché farà aumentare i ricavi, mentre gli esperti del Credit Suisse non vedono “rischi dal punto di vista dei costi di finanziamento nel medio termine visto la composizione del debito delle società”. Come conseguenza il broker svizzero “alza l’attesa dal punto di vista degli utili per azione per Italgas , Snam e Terna del 6-10% per il periodo 2019-2021”.

Resta poi il focus sullo spread. Credit Suisse ricorda che il differenziale del decennale italiano dal picco di 324 punti base (luglio) si è ridotto. “Se questo trend dovesse continuare dopo la presentazione della legge di bilancio a metà ottobre allora ci aspettiamo un impatto positivo sui prezzi delle azioni delle utilities regolate”, dicono gli analisti.

Nel dettaglio, per la banca elvetica non ci sono dubbi. Chi beneficierà di più dei tassi in rialzo sarà Snam, che ha ricevuto un giudizio outperform e un prezzo obiettivo a 4,5 euro. Gli analisti hanno alzato le stime di utili per azioni per il periodo 2019-2021 del 8,5-9,5% per Snam e ora la loro attesta è superiore al consensus del 5-6%. Sono, invece, più cauti su Italgas e Terna (giudizio underperform e prezzo obiettivo a 4,5 euro) perché entrambe le società trattano con un premio significativo rispetto a Snam.

Se dunque per le utilities il rialzo dello spread può comportare dei benefici, non è la stessa cosa per le banche, che invece vivono giorni di attesa in vista della manovra d’autunno. Lo dice la stessa banca elvetica, in un altro report, ma sempre recente.

La presentazione della legge di bilancio e prima ancora del Def, il 27 settembre, “sarà il catalizzatore per le banche italiane, perché avrà conseguenze sullo spread e sul rating del Paese. Il rapporto deficit/pil sarà un numero chiave. Se sarà appena inferiore al 2% la notizia sarà positiva, mentre se si avvicinerà al 3% sarà negativa secondo i nostri economisti”.

 

 

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