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Come costruiremo l’Europa della cyber security. Parla Campora (Leonardo)

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L’Unione Europea punta a diventare, al pari degli Stati Uniti e dei colossi asiatici, uno dei leader mondiali nello strategico settore della cyber security. Per farlo, sta promuovendo una serie di iniziative che vedono impegnati con un ruolo di rilievo anche il nostro Paese e il suo campione nazionale nei campi della difesa, della sicurezza e dell’aerospazio, Leonardo.

IL RUOLO DELL’ECSO

“Il nostro Gruppo – spiega Andrea Campora, senior vice president, divisione Sistemi per la sicurezza e le informazioni, Cyber security ed Ict Solutions di Leonardo e membro del Board della European Cyber Security Organization (Ecso) – sta contribuendo fattivamente ai tavoli di lavoro della ECSO, di cui è membro fondatore”.

Oggi questa organizzazione, è una Partnership Pubblico Privato (PPP) istituita dall’Unione Europea nel 2016 per favorire lo sviluppo dell’ecosistema europeo della cyber security e vede oggi l’adesione di oltre 200 soggetti provenienti da 28 nazioni, e include grandi e piccole imprese, pubbliche amministrazioni locali e nazionali, cluster tecnologici, centri di ricerca e universitari.

“Ecso è stato un primo fondamentale passo per mettere a confronto domanda e offerta, visione evolutiva e priorità nell’Unione Europea riguardanti la sicurezza cibernetica. Attraverso questo veicolo associativo”, rileva Campora, “Leonardo ha contribuito con altre realtà, tra l’altro, allo sviluppo della SRIA Agenda Strategica Della Innovazione e Ricerca, che è stata utilizzata dall’Unione Europea per la definizione degli obiettivi di ricerca della call Horizon 2018-2020 dedicate alla cyber security.

I PROSSIMI PASSI DELL’UE

Nei giorni scorsi la Commissione Europea, attraverso DG Connect, ha diffuso una proposta per la realizzazione di un centro di competenza cyber a livello europeo e di un network di centri di coordinamento a livello nazionale. Si tratta per il momento solo di una bozza di proposta che dovrà essere discussa dagli Stati membri dell’Unione, ma la direzione è quella giusta ed è in linea con la vivacità di Bruxelles sul tema cyber, come dimostrano la direttiva Nis e altre iniziative”.

La proposta, spiega il manager di Leonardo, mira a istituire un’autorità legale, una specie di agenzia, che possa occuparsi di garantire lo sviluppo del Mercato Unico Digitale non solo dal punto di vista dei servizi, ma delle capacità tecnologiche e della competitività industriale. “Finora in ambito europeo”, rileva Campora, “si è spinto molto sulla ricerca, ma poco su come metterla a frutto anche dal punto di vista economico. Il panorama industriale è estremamente frazionato e le imprese del Vecchio Continente faticano ad uscire dai loro mercati nazionali o regionali. Delle 500 maggiori aziende cyber a livello mondiale solo il 14% hanno oggi i quartier generali con sede nell’Ue. Per questo Bruxelles punta a creare entro il 2025 una capacità cyber che permetta ai leader europei in campo cyber capaci di competere su scala globale. Si tratta di un obiettivo essenziale, perché il mercato della sicurezza informatica è in grande crescita e secondo alcune stime toccherà i 180 miliardi di euro entro il 2021”.

IL CENTRO DI COMPETENZA

Il nuovo centro di competenza, prosegue Campora, si occuperà di gestire tutte le risorse investite in cyber security, tanto quelle di Digital Europe quanto quelle di Horizon Europe, senza alterare il ruolo dell’agenzia europea dedicata alla sicurezza informatica, l’Enisa.

“Il centro si occuperà di industrial e technology capacity building e, attraverso questo processo, mirerà a favorire la crescita in Europa di leader mondiali nella cyber security, oltre che dell’ecosistema dell’innovazione, ricerca e start-up”. Come? “Non esiste un unico modello”, evidenzia il manager di Leonardo. “Ad esempio si potrebbero identificare i punti di forza di ogni grande azienda/ecosistema europei e decidere di investire in ognuno di essa in quello specifico ambito senza creare costosi e inefficienti doppioni”.

Il percorso non è naturalmente in discesa. “C’è una difficoltà oggettiva nel fare tutto questo e condividere informazioni industriali, a maggior ragione in ambiti sensibili quali sicurezza e difesa. In aggiunta, il sistema partecipativo che contraddistingue l’Ue rende più lenti i processi decisionali. Ma bisogna proseguire sul percorso tracciato”, rileva Campora.

VERSO CYBERTECH 2018

Tutti questi temi saranno discussi anche durante Cybertech Europe, conferenza al via domani a Roma presso il centro congressi La Nuvola e giunta quest’anno alla terza edizione. I due giorni di convegno – dedicati alle ultime innovazioni nel settore della cyber security, alle esigenze del mercato e alle strategie di cooperazione transnazionale per combattere il cyber crime – rappresentano per la compagnia un’occasione di incontro tra istituzioni, accademie e industrie da oltre 40 Paesi e intende favorire proprio la collaborazione e il confronto tra i soggetti coinvolti nelle attuali sfide della sicurezza.

Leonardo, co-organizzatore della manifestazione, aprirà con il suo amministratore delegato Alessandro Profumo i lavori della conferenza e interverrà in diverse sessioni, oltre ad avere un proprio spazio espositivo dove saranno presentate demo live sulle soluzioni e tecnologie dell’azienda sul fronte della sicurezza informatica.

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