Venticinque miliardi di nuove risorse frutto di un allentamento del deficit al 2,4%. Non era facile per Matteo Salvini e Luigi Di Maio far ingoiare l’amara pillola a Giovanni Tria (più volte tentato dalle dimissioni ma fermato in tempo dal Quirinale per evitare il baratro a tre settimane dalla manovra).
Eppure è successo, ieri sera, poco dopo le 22, il responsabile del Tesoro ha dovuto arrendersi al muro gialloverde per un Def tutto deficit (dall’1,6% al 2,4%, non è poco). Adesso, chiusa la partita politica (il Def andrà in parlamento tra dieci giorni), inizia quella finanziaria, coi mercati (qui l’intervista a Innocenzo Cipolletta) e soprattutto quella con l’Ue.
UN DEF (TUTTO) GIALLOVERDE
Intanto però, vediamolo questo Def della discordia. Il governo legastellato, inutile girarci intorno, ha vinto e il menù è ricco. Un primo avvio della flat tax per oltre un milione di partite Iva ma anche del reddito di cittadinanza per oltre 6 milioni di italiani (metà platea, le risorse si fermano a 10 miliardi). Una nuova rottamazione delle cartelle fino alla soglia di 100mila euro (ma questa cifra non è sicura), il superamento della legge Fornero per 400mila persone e un fondo da 1,5 miliardi per i truffati delle banche.
DI MAIO PORTA A CASA IL REDDITO DI CITTADINANZA
Arriva un primo assaggio da 10 miliardi del reddito di cittadinanza e delle pensione di cittadinanza. Secondo i calcoli del M5s riguarderà 6,5 milioni di persone che ora sono sotto la soglia di povertà. C’è anche il via libera alle pensioni di cittadinanza, che fissa una soglia di 780 euro per le pensioni minime. Si parte sicuramente da un rafforzamento dei centri per l’impiego.
LA VITTORIA DI SALVINI
Sponda Lega. La flat tax comincerà dalle piccole imprese. Per loro è in arrivo un prelievo fisso del 15% che riguarderà oltre un milione di italiani. Di fatto è un allargamento del fisco forfettario che include l’Iva: proprio per questo il beneficio nel 2019 per i contribuenti riguarderà l’imposta sul valore aggiunto per poi spostarsi nel 2020 sui redditi guadagnati. Per gli altri cittadini si arriverà alle due aliquote del 23% e del 33% a fine legislatura.
FORNERO (QUASI) ADDIO
La possibilità di andare in pensione anticipatamente – attraverso un meccanismo di quota 100 – riguarderà almeno 400mila persone e, secondo i partiti di maggioranza, si tradurrà in altrettanti posti di lavoro per i giovani. Ma quello che colpisce è la soglia dell’età pensionabile: 62 anni, contro i 64 che voleva il Tesoro. Anche qui ha vinto Salvini.
TRA BANCHE E PACE FISCALE
Non manca davvero nulla nel Def gialloverde. Aumentano i fondi per i cosiddetti truffati dalle banche (i crack Etruria&co, Pop Vicenza e Veneto Banca). Inizialmente si ipotizzava un fondo di 500 milioni, ieri il vicepremier Di Maio ha parlato di un miliardo: si sarebbe arrivati a trovare 1,5 miliardi per un fondo ad hoc alimentato dai conti dormienti. E arriva la pace fiscale cioè la nuova rottamazione delle cartelleIl testo contiene anche il provvedimento che prevede la chiusura delle cartelle Equitalia e che avrà un impatto una tantum sui conti. Una bozza del Def indica una soglia fino a 100 mila euro, ma la soglia potrebbe non essere stata fissata nell’accordo.
BORSA CAUTA, SPREAD MENO
E i mercati? Prima ancora dell’Europa, che dicono? L’apertura di Borsa è in rosso a -2,2% ma lo spread già sta salendo, facendo registrare un rialzo in apertura di scambio a 260 punti base, anche se ci si aspettava uno sforamento diretto a 300 punti.