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La musica “dello spirito” a Pisa con il Festival Anima Mundi

L’autunno musicale non è solamente caratterizzato da kermesse come il MiTo (circa 250 eventi – dal barocco al jazz, dalle sinfonie romantiche alla contemporaneità più sfrenata, dal country all’opera lirica) ma anche da eventi, sagre musicali e festival monografici che, tradizionalmente, si svolgono in alcune delle aree d’Italia: più “rouge” (secondo la definizione della sociologa francese Dominque Schnapper) la verde l’Umbria, la rossissima Toscana e le frondiste Marche.

Nei secoli scorsi, agli estremi lembi dello Stato Pontificio, la prima era caratterizzata da sentimenti repubblicani ed anarchici e la seconda da una componente laico-massone in vari strati della società. In parte, a ragione di questo percorso storico sono terre diventate, nel secondo dopoguerra, fertili al pensiero “rosso”. In Umbria, ciò è stato contemperato dal fatto d’essere anche la terra di San Francesco, con una tradizione di spiritualità, dunque, 800 anni. Per questa ragione, la Sagra Musicale Umbra (13 – 22 settembre), giunta è sempre stata sempre dedicata alla musica dello spirito.

A relativamente poca distanza, a Pisa, dal 7 al 20 settembre si svolge Anima Mundi, altro festival internazionale dedicato alla musica dello spirito. Infine, a Jesi è in corso tutti i fine settimana di settembre il Festival monografico Pergolesi Spontini. Abbiamo trattato del primo e del terzo festival, ma non di Anima Mundi che, in questo autunno 2018, non solamente converge con le altre due manifestazioni nell’offrire musica rivolta all’Alto, anche se non necessariamente “sacra” nel senso assunto dal termine. Guardano all’Alto sotto un profilo particolare: quello dell’esule che vi giunge attraverso il dubbio o a ragione di un conflitto.

Nato nel 2001 da un’idea artistica proposta di Giuseppe Sinopoli, la rassegna di musica sacra Anima Mundi si è sviluppata grazie al fecondo contributo del Direttore Artistico M° Sergio Sablich, scomparso nel 2005, fino a diventare un appuntamento consolidato tra i più importanti e prestigiosi del genere a livello nazionale.

Dalla sesta edizione (nel 2006) il direttore artistico di Anima Mundi è stato Sir John Eliot Gardiner, che con le sue scelte ha rafforzato considerevolmente lo straordinario rapporto tra la musica e l’architettura che la ospita. Ora l’incarico è stato conferito a Daniel Harding, una delle più note e più apprezzate bacchette a livello mondiale.

Il festival comprende sette concerti tenuti nelle incomparabili cornici della Cattedrale e del Camposanto di Pisa. Anima Mundi non aveva certo bisogno di arrivare al diciottesimo anno di attività per sentirsi maggiorenne: un traguardo da festeggiare, ma non il solo di quest’anno. Infatti il 26 settembre 1118 Papa Gelasio II consacrava la Cattedrale di Pisa a Santa Maria Assunta. Novecento anni più tardi, Anima Mundi festeggia questa ricorrenza non meno imponente che importante, con un cartellone che dal 7 al 20 settembre alterna negli ormai tradizionali sette concerti la conferma della sua vocazione a portare in Toscana le realtà più prestigiose della musica sinfonica e cameristica internazionale, e novità di grande rilievo.

Si è iniziato con un concerto in Cattedrale in cui Ensemble barocco e Coro da camera del Conservatorio Luigi Cherubini (con Francesco Rizzi, maestro del coro e Alfonso Fedi, direzione) hanno eseguito Inno per la Consecrazione della Chiesa di Giovanni Maria Chiari, la Cantata Gottes Zeit ist die allerbeste Zeit (Actus tragicus)BWV 106 e la Cantata Aus der Tiefen rufe ich Herr zu dir BWV 131 di Johann Sebastian Bach e la prima mondiale di Psalmus David per coro a quattro voci miste, archi e organo di Andrea Baratti, (brano vincitore della XI edizione del Concorso di composizione Anima Mundi. Si prosegue con serata nel suggestivo Camposanto Monumentale (il 10 settembre) con musiche di Mozart, Schubert e Liszt eseguite al piano forte ed al forte pian da Michele Campanella. Di nuovo in Cattedrale per un concerto (musiche di Vivaldi e di Pergolesi) dedicato alla Vergine; esegue l’orchestra ‘senza spine’ diretta da Matteo Parmeggiani, con solisti Eva Macaggi (soprano), Anna Ussardi (mezzo soprano) e Laura Marzadon (violino). Una vera rarità il 14 settembre: un concerto di musica barocca celtica eseguito dal Suonar Parlante Ensemble conVittorio Ghielmi, viola da gamba.

Il 15 settembre il concerto più atteso, Daniel Harding alla guida dell’Orchestra Sinfonica della Radio Svedese alle prese con la Sinfonia n.5 Religiosa di Anton Bruckner. Il 18 settembre al Camposanto Monumentale la Festival Strings Lucerne Chamber Players suona musiche per archi di Wolfgang Amadeus Mozart, Béla Bartók, Antonín Dvořák.

Gran finale il 20 settembre in Cattedrale con la Messa da Requiem di Verdi eseguita dalla Orchestre Révolutionnaire et Romantique e dal Monteverdi Choir guidati da Sir John Eliot Gardiner e con solisti d’eccezione: Corinne Winters, soprano Ann Hallenberg, mezzosoprano Edgaras Montvidas, tenore e Gianluca Buratto, basso

Una caratteristica di Anima Mundi è la gratuità dei concerti. Occorre però prenotarsi on line presso www.vivatickets.it. L’accesso alla biglietteria online prevede una registrazione e con lo stesso nominativo possono essere prenotati fino a un massimo di due ingressi per ogni concerto. I voucher così ottenuti possono essere convertiti con il regolare biglietto di ingresso solamente il giorno stesso del concerto scelto presso la biglietteria A partire dalle ore 19.30 di ogni giorno di concerto i biglietti non ritirati vengono rimessi in distribuzione.

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