Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

La Russia non rispetta gli accordi di Minsk. Gli Usa protestano. E l’Europa?

Gli Usa, nel quarto anniversario dalla firma degli accordi di Minsk, continuano a fare pressione su Mosca in modo che questi siano rispettati, insieme alla fine delle ostilità nel Donbass. “Il protocollo di Minsk è stato siglato quattro anni fa in questa data, per portare la pace nell’Ucraina orientale. I combattimenti però non hanno mai avuto veramente termine, minacciando le vite e l’esistenza di ucraini innocenti. La Russia deve attenersi ai propri impegni e terminare ora le ostilità”, ha scritto su Twitter l’ambasciata Usa a Kiev. Nel frattempo, però, sul fronte russo, le preoccupazioni virano su altro punto.

Mentre le indagini sul caso dell’omicidio di Aleksander Zakharchenko proseguono, sempre nella giornata di oggi, il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, ha annunciato come il presidente russo Vladimir Putin non abbia in programma nessuna conversazione telefonica in merito alla questione, né con la cancelliera tedesco Angela Merkel, né con il presidente francese Emmanuel Macron.

Putin, però, ha auspicato che i responsabili dell’omicidio di Zakharchenko vengano al più presto assicurati alla giustizia. Zakharchenko è stato descritto da Putin come “un vero leader del popolo, una persona coraggiosa e valente, un patriota del Donbass. Nei momenti di difficoltà della sua repubblica, si era adoperato per difenderla, facendosi carico di grandi responsabilità, stando sempre dalla parte della gente”.

L’assassinio del leader di Donetsk “mostra ancora una volta che coloro che scelgono il terrorismo, la violenza e le intimidazioni non vogliono che si arrivi ad una soluzione pacifica e a livello politico del conflitto, così come non vogliono condurre un vero dialogo con le popolazioni dell’Ucraina sudorientale. Al contrario, puntano alla destabilizzazione della situazione e al prostrare la popolazione del Donbass, ma non ci riusciranno”. “La Russia sarà sempre dalla vostra parte”, ha infine concluso Putin, rivolto ai familiari di Zakharchenko e ai residenti nel Donbass.

Nessuna discussione in corso, dunque, sull’uccisione del leader dell’autoproclamata repubblica popolare di Donetsk, avvenuta la scorsa settimana, anche se, come è emerso nel corso dell’incontro del prossimo gruppo di contatto di Minsk, la Russia solleverà la questione sull’istituzione di un’indagine internazionale per trovare e indagarne i colpevoli. A dichiararlo è stato proprio l’inviato della Russia presso il Gruppo trilaterale sulla stuazione ucraina, Boris Gryzlov: “Solleveremo la questione di un’indagine internazionale sull’uccisione di Zakharchenko”, ha spiegato l’inviato russo, specificando che l’operazione dovrà essere “aperta e imparziale, coinvolgendo tutte le parti coinvolte nel processo di Minsk”. Gryzlov, inoltre, ha proposto che anche il gruppo di contatto, che tiene regolarmente riunioni con l’Osce, venga coinvolto nelle indagini.

×

Iscriviti alla newsletter