Tanto rumore per nulla. Mentre nelle ultime ore sui quotidiani nazionali si gridava già alla svolta storica, la notizia sulla cessione del simbolo del Movimento Cinque Stelle a Davide Casaleggio si è in realtà rivelata essere non proprio quello che sembrava all’inizio. E dura, non è tardata ad arrivare nemmeno la risposta del Blog delle Stelle.
Ma facciamo un passo indietro. Nel corso della giornata di oggi si è parlato di una presunta novità che sarebbe stata contenuta nella nota integrativa al rendiconto 2017 dell’Associazione Movimento 5 Stelle, fondata nel 2012 con sede a Genova e presieduta da Beppe Grillo. Questa, ripresa dall’Agenzia stampa Adnkronos, recitava: “Il simbolo di proprietà dell’Associazione è stato dato in uso gratuito all’Associazione Rousseau”.
Una dicitura che poco pareva lasciare all’immaginazione, e che subito aveva sollevato le prime reazioni, sbalordite. Tra queste quella dell’avvocato Lorenzo Borrè che, raggiunto sempre da Adnkronos, aveva affermato: “La cessione, in “uso gratuito”, del simbolo, rappresenterebbe “una svolta” perché “se il gruppo parlamentare attuale si riconoscesse nell’Associazione Rousseau, potrebbe essere questa, la prossima volta, a presentarsi alle elezioni”. “Emblematicamente Grillo e la mini-associazione del 2012 continuano a trattare il simbolo del Movimento 5 Stelle come se fosse un segno distintivo di un’impresa”, aveva continuato l’avvocato.
Eccola, dunque, la svolta. Poco fa, però, è arrivata la ferma risposta dei grillini a smontare ogni tipo di supposizione: “Il simbolo del Movimento 5 Stelle utilizzato dall’associazione Rousseau, di cui parlano oggi i giornali, non è quello utilizzato dall’associazione Movimento 5 Stelle in Parlamento per questa legislatura, ed è stato utilizzato in passato solo per poter legalmente vendere i gadget con il simbolo, unico motivo per cui ne è stato concesso l’uso”.
Una smentita su tutta la linea, che mette la parola fine alle quelle illazioni che, nel corso delle ore, avrebbero altrimenti continuato a rincorrersi sulla vicenda e sulle sue eventuali conseguenze. “I giornali prendono per oro colato la dichiarazione di un avvocato che sta intentando decine di cause contro il Movimento e ha estrapolato qualche numero dal bilancio (pubblico da mesi) dello scorso anno dell’associazione . – si legge sul Blog – Dei giornalisti dovrebbero verificare meglio le fonti e le notizie prima di pubblicare, anziché ricercare il solo titolo a effetto. Infatti la partecipazione del MoVimento alle elezioni, passate e future, nulla c’entra con questa vicenda”.
Ma, per quanto la notizia, e di conseguenza la sua smentita, non porti con sé alcun effettivo stravolgimento nel dibattito interno del Paese, appare comunque chiaro come il Movimento vada sempre più assumendo l’imprinting di Davide Casaleggio. O meglio, risulta comunque evidente come il ruolo del figlio del fondatore della Casaleggio e Associati, non sia così marginale come vorrebbe apparire.