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Design italiano per le navi transalpine. Così Italia e Francia si riavvicinano

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La Francia ha scelto il design italiano per le future navi di supporto logistico della propria Marina militare. L’annuncio è arrivato nella giornata di apertura di Euronaval, la fiera dedicata alle tecnologie militari in campo navale in scena in questi giorni a Parigi. È stato il ministro della Difesa Florence Parly a confermare una notizia che rimbalzava da mesi: i transalpini entrano nel programma Logistic Support Ship (Lss), gestito dall’organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti (Occar) e lanciato dall’Italia per le navi classe Vulcano, destinate alla nostra Marina.

LE PAROLE DELLA PARLY

“Abbiamo bisogno di una flotta logistica forte, rinnovata ed efficace”, ha detto la Parly aprendo l’evento con un intervento di oltre mezz’ora in cui ha fatto il punto su tutti i programmi transalpini in ambito navale. È arrivato anche il lancio dello studio di 18 mesi sulla nuova portaerei, quella destinata ad affiancare e poi a sostituire la Charles De Gaulle. Il riferimento è la legge di programmazione 2019-2025 di recente approvazione, con un piano di investimenti di quasi 40 miliardi di euro solo per il prossimo anno. Tale norma permetterà di acquisire “quattro petroliere di nuova generazione; è la garanzia della nostra piena operatività, e cioè l’autonomia della Forze dispiegate in mare e negli oceani”.

LA COLLABORAZIONE CON L’ITALIA

In tal senso, “credo che Franca e Italia abbiano molto da guadagnare unendo le forze in mare e lavorando insieme”, ha aggiunto il ministro con quello che è sembrato un segnale in vista del nuovo annuncio, atteso domani, sulla collaborazione tra Fincantieri e Naval Group. “Penso che sia nel nostro interesse vincere le gare insieme piuttosto che perderle separatamente, e penso che sia nel nostro interesse fare la scelta dell’Europa”, ha rimarcato. D’altronde, “Francia e Italia hanno molto da fare insieme nell’industria navale”. Proprio per questo, il ministro Elisabetta Trenta arriverà in serata a Parigi per incontrare la collega francese. Domani, è prevista una visita tra gli stand delle tante aziende italiane presenti al salone. Oggi, intanto, erano a Euronaval il capo di Stato maggiore della Marina Valter Girardelli, e il neo segretario generale della Difesa e direttore nazionale armamenti Nicolò Falsaperna.

L’APPREZZAMENTO DI BONO

Le parole del ministro francese sono state apprezzate dall’ad di Fincanteri Giuseppe Bono. “La collaborazione industriale e il consolidamento dell’industria europea dovrebbero essere un obiettivo da perseguire con grande determinazione”, ha affermato il manager, dicendosi  “molto contento e molto fiero” dell’intervento della Parly. In ogni caso, l’Italia si è presentata al salone forte della recente intesa tra Fincantieri e Leonardo per il rilancio della joint venture Orizzonte Sistemi Navali, finalizzato a competere al meglio nei mercati internazionali. “Ci permette di presentarci come sistema-Paese”, ha detto l’ad di piazza Monte Grappa Alessandro Profumo, spiegando che l’accordo sarà “un elemento facilitatore” per l’alleanza con i francesi. “Crea una situazione in Italia esattamente omogenea a quella che c’e’ in Francia – ha detto all’Ansa – dove Thales e Naval Group hanno un accordo strutturato per l’operatività comune; in Italia abbiamo creato una situazione simile”.

IL PROGRAMMA FRANCESE…

Intanto, per quanto riguarda l’annuncio odierno, il programma francese riguarda in particolare quattro unità navali, di cui due in consegna entro il 2025, che partiranno dal concetto italiano per essere adattate alle esigenze d’oltralpe. In particolare, i transalpini hanno necessità di navi con capacità maggiorate (nonché leggermente più lunghe) rispetto a quelle destinate all’Italia. L’accordo definitivo dovrebbe arrivare per l’inizio del prossimo anno, in linea con quanto affermato nel programma nazionale Flotlog (Flotte Logistique). La costruzione si terrà presso i Chantiers de l’Atlantique (ex cantieri Saint Nazaire) ed è affidata al gruppo francese Naval Group e con la partecipazione di Fincantieri, segnale che la collaborazione tra i due gruppi procede nella direzione di un deciso rafforzamento.

…E QUELLO ITALIANO

Per l’Italia, il varo di Nave Vulcano è avvenuto lo scorso giugno, con la consegna attesa per settembre del prossimo anno. La Logistic Support Ship sarà in grado di trasportare carburante, olio lubrificante, munizioni, pezzi di rispetto, cibo, acqua, medicinali ed altri materiali per condurre operazioni di rifornimento in mare. Potrà inoltre effettuare anche attività manutentive specifiche e assistenza medica direttamente in mare. L’unità è destinata a sostituire le navi classe Stromboli in servizio dalla fine degli anni ‘70 e prossime al termine della loro vita operativa. Le nuove costruzioni, spiega la Marina militare italiana, “sono pensate, sin dalla fase preliminare del progetto, per essere strumenti flessibili, modulari, affidabili, a basso impatto ambientale, facilmente riconfigurabili e potenziabili, cioè in grado di portare a termine delle missioni che tradizionalmente spettavano a differenti tipologie di piattaforme”.

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