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Ecco l’intesa fra Fincantieri e Leonardo. E il governo plaude

Avanti con Orizzonte Sistemi Navali (Osn) nella partita tra Leonardo e Fincantieri. Al fine di cogliere al meglio le nuove sfide sui mercati internazionali – fanno sapere le due aziende in una nota – sono stati concordati i principi guida di un’intesa nel settore delle navi militari per presentare soluzioni congiunte in un settore sempre più competitivo ed esigente. La valorizzazione delle reciproche competenze – sviluppate in ambito nazionale in un’ottica di Sistema Paese – passerà attraverso il rilancio di Orizzonte Sistemi Navali (Osn), la joint venture partecipata da Fincantieri e Leonardo con quote rispettivamente del 51% e del 49%, a cui entrambe le parti hanno previsto di conferire risorse che le consentiranno di assumere la responsabilità del Sistema di Combattimento, definendo requisiti e architettura dei singoli componenti, ivi compreso il Combat management system (Cms). L’intesa, che sicuramente piacerà all’esecutivo, sarà oggetto di successivi accordi vincolanti che le parti definiranno nel rispetto dei profili regolatori applicabili, ivi inclusi quelli in materia di operazioni tra parti correlate e antitrust. Lo sviluppo del prodotto “sistema-nave” è fondato su una lunga collaborazione su programmi nazionali e per l’export che Fincantieri e Leonardo hanno sviluppato negli anni.

“Riteniamo – ha dichiarato Giuseppe Bono, numero uno del gruppo triestino – che sia determinante una collaborazione sempre più stretta tra le due aziende della difesa più importanti del Paese. L’accordo firmato oggi è la dimostrazione che il nostro impegno è costantemente rivolto al futuro. Come Prime Contractor dell’intero sistema navale Fincantieri continuerà ad agire come interfaccia unica verso il cliente, valorizzando l’offerta dei prodotti dei due gruppi, agendo in questo modo anche da trascinatore per lo sviluppo delle eccellenze tecnologiche delle piccole e medie imprese italiane del comparto.”

“Con questo accordo – commenta l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, che più volte aveva auspicato una collaborazione tra i due gruppi nel settore navale militare attrverso OSN – il Paese si presenterà in maniera ancora più coesa ed efficace in un mercato altamente sfidante, valorizzando tutte le competenze di alta tecnologia che le due aziende sanno sviluppare e che saranno messe a fattor comune. Rilanciare Orizzonte Sistemi Navali è il miglior modo per favorire lo sviluppo di tutta la filiera nazionale che contribuisce alla realizzazione di navi militari”.

La rinnovata intesa rafforzerà il modello di collaborazione in essere tra Fincantieri e Leonardo per esercitare più efficacemente rispettivi ruoli e responsabilità, definendo così una strategia di prodotto congiunta per il settore navale militare. Fincantieri e Leonardo faranno della JV Orizzonte Sistemi Navali (che già si occupa del programma FREMM, le unità navali che saranno proposte anche agli Usa nell’ambito del programa Ffg-X) la Design Authority del Sistema di Combattimento, con tutte le competenze necessarie a svolgere questo ruolo, migliorandone l’efficacia operativa. La JV rappresenterà dunque il veicolo in grado di massimizzare il contenuto italiano e i conseguenti ritorni per l’industria nazionale e la sua filiera.

Fincantieri – come detto – svolgerà il ruolo di Prime Contractor, interfaccia unica verso il cliente e responsabile della nave combattente nel suo complesso (Design Authority della Whole Warship), pertanto responsabile dell’architettura del sistema nave sia per quanto riguarda la piattaforma che il Sistema di Combattimento attraverso OSN, mentre Leonardo si consoliderà come preferred partner per il Combat Management System e sistemi ed apparati del sistema nave. I due gruppi hanno deciso di costituire dei tavoli di lavoro permanenti per facilitare la collaborazione nello sviluppo di nuovi prodotti diretti a unità navali e nell’ottimizzazione della supply chain. L’accordo tra Leonardo e Fincantieri, permetterà adesso alla prima di sedersi al tavolo dell’alleanza in fieri italo-francese sulla cantieristica navale militare, che rischiava di vedere la francese Thales come interlocutore privilegiato per tutta la parte legata all’elettronica per la difesa.

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