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Facebook, nuove interferenze (fermate) in vista delle midterm Usa

fake news, Facebook

Quando manca meno di un mese dalle delicate elezioni di midterm negli Stati Uniti, Facebook annuncia di aver bloccato 559 pagine e 251 account, tutti usati per inondare gli utenti di contenuti politicamente orientati che violano le norme sullo spam.

LA VICENDA

A comunicare la nuova operazione di “pulizia” del colosso di Menlo Park è stato un suo portavoce che ha parlato col sito americano Axios. Secondo la compagnia guidata dal fondatore e ceo Mark Zuckerberg molti degli account rimossi apparterrebbero a pagine politiche con milioni di follower. La misura potrebbe avere un impatto maggiore su pagine orientate a destra, ha spiegato il gigante tech, ma ha fatto sapere che sono state eliminate anche molti profili di propaganda di sinistra. La scelta, infatti, ha rimarcato la società, non ha nulla a che vedere con la loro natura politica in senso stretto. Non erano i contenuti a creare problemi. Piuttosto, ad essere fermate sono state quelle pagine che usavano metodi di spam per diffonderli (ad esempio lanciando le stesse storie su un numero enorme di gruppi nello stesso momento – tattica che infastidisce gli utenti non interessati – violando così le norme di utilizzo Facebook).

LO SCENARIO

Non è la prima volta che la società di Menlo Park ferma account utilizzati per propaganda: ad agosto aveva rimosso 652 fra pagine, gruppi e profili ritenuti al centro di una maxi campagna di disinformazione orchestrata secondo l’intelligence Usa da Iran e Russia e mirata alla condivisione di materiale a sfondo politico in vista proprio delle midterm. La nuova attenzione del colosso della Silicon Valley, rimarcano gli esperti, rappresenta senz’altro una buona notizia, nonché il segnale di un cambiamento – annunciato peraltro da Zuckerberg in audizione davanti al Congresso e al Parlamento Ue – che vede coinvolte anche le altre piattaforme social, più disponibili che in passato a collaborare per rendere i loro siti più sicuri e vivibili per gli utenti. I problemi nel controllo, però, restano. Dopo il caso eclatante di Cambridge Analytica e la sua scia di critiche tanto oltreoceano quanto in Europa, Facebook aveva rivelato nelle scorse settimane una falla nella sicurezza che aveva riguardato “circa 50 milioni di account” e potrebbe aver consentito a cyber criminali di prendere il controllo dei profili. Per tutte queste ragioni, la fiducia degli utenti nel colosso tech è stata più volte scalfita negli scorsi mesi. Ora si tenta di rimediare.


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