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Ecco come la Puglia vola in Usa con l’aerospazio

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Nei primi sei mesi del 2018 le esportazioni dalla Puglia verso gli Stati Uniti sono arrivate a superare i 351,6 milioni di euro. Lo scrive Repubblica Bari, citando la Regione, in questo momento impegnata in una visita istituzionale oltre oceano. Nel 2017 – scrive il quotidiano -, gli Stati Uniti sono stati il secondo Paese dove la Puglia ha esportato di più, dopo la Germania. A seguire, Svizzera, Francia, Spagna e Portogallo.

A costituire il grosso delle esportazioni verso gli Usa l’aerospazio, che ha inciso lo scorso anno per 444 milioni di euro. In particolare, dalla Puglia partono per Seattle diverse componenti che equipaggiano il 787 della Boeing, prodotte nello stabilimento Leonardo di Grottaglie. Il gruppo italiano fornisce infatti il 14% dell’intera struttura del velivolo, producendo lo stabilizzatore orizzontale e le sezioni centrale e centro-posteriori della fusoliera (44 e 46) per la versione standard del Dreamliner e per quelle allungate (787-9 e 787-10). Oltre 1.200 tecnici specializzati realizzano nella regione le componenti del velivolo con impianti, macchinari e con processi produttivi di nuova concezione.

Il sito industriale di Monteiasi-Grottaglie, composto da 3 navate (circa 65.000 metri quadri), è dotato di una clean room di circa 175.000 metri cubi. Ad oggi sono state consegnate alla Boeing 795 coppie di sezioni di fusoliera. Sempre in Puglia, nel sito produttivo di Foggia, Leonardo realizza, in materiale composito, lo stabilizzatore orizzontale del Boeing 787 Dreamliner, che ha ricevuto ad oggi più di 1.350 ordini da 69 clienti in tutto il mondo.

Da ultimo Grottaglie è stata designata da MIT e Enac come primo spazio-porto italiano. A seguito della designazione, Altec (società di proprietà di Asi e Thales Alenia Space) e la società pugliese Sitael hanno firmato un accordo con Virgin Galactic per fondare un’azienda italiana che produrrà navicelle spaziali nel sud Italia. La nuova infrastruttura spaziale potrebbe anche rappresentare la via d’accesso allo spazio per altri tipi di attività, al di là del turismo, come ad esempio il lancio di piccoli satelliti, formazione degli astronauti, scienza in microgravità o test di nuove tecnologie. La designazione segue una lettera d’intenti tra Agenzia spaziale italiana e Virgin Galactic per condurre un volo suborbitale a bordo della Space Ship Two non prima di settembre 2019.

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