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Dalla Puglia allo Spazio. Gli accordi a Washington tra Angel Group e Virgin

Dalla Puglia allo spazio, passando per gli Stati Uniti. Proseguono le attività per fare dello scalo di Taranto-Grottaglie il primo spazioporto europeo, un centro da cui partiranno i turisti spaziali del futuro, ma anche rilevantissime attività di ricerca e di formazione. La nuova intesa (un memorandum of understandings) è stata siglata nel fine settimana a Washington tra Angel, gruppo pugliese fondato da Vito Pertosa, e due società del magnate britannico Richard Branson: Virgin Orbit, Virgin Galactic, già protagoniste negli scorsi mesi con una serie di accordi in Italia.

IL NUOVO ACCORDO

L’obiettivo, spiega l’ambasciata d’Italia negli Stati Uniti (che ha ospitato la firma nell’ambito dell’evento “Italy-Us space cooperation on suborbital flights”) è trasformare “la Regione Puglia in uno dei principali centri europei per i trasporti commerciali nello spazio, aggiungendo così un ulteriore importante tassello alla già eccellente cooperazione tra Italia e USA nel settore”.

CHI C’ERA A WASHINGTON

Insieme all’ambasciatore Armando Varricchio, c’erano per l’ambasciata anche gli attaché militare e spaziale, Stefano Cont e Roberto Vittori, oltre a Lamberto Moruzzi, Francesco Cannito e Pietro Giacalone. Con loro, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il rettore e il prorettore del Politecnico di Bari, Eugenio Di Sciascio e Vito Albino. Per conto del ministero degli Affari esteri, ha partecipato Vincenzo De Luca, direttore generale per la promozione del sistema-Paese, mentre per Angel Group c’erano il ceo Vito Pertosa e il fondatore di Blackshape (azienda del Gruppo) Angelo Petrosillo. In rappresentanza di Virgin Galactic e Virgin Orbit, hanno partecipato il ceo George T. Whitesides e Sirisha Bandla.

LE PAROLE DI VARRICCHIO…

“Il trasporto spaziale commerciale è oggi uno dei settori più interessanti e competitivi a livello internazionale”, ha detto l’ambasciatore d’Italia a Washington, Armando Varricchio. Per questo, ha aggiunto, “non deve sorprendere che un grande gruppo come Virgin abbia trovato in Italia, e nel Gruppo Angel, la controparte più qualificata per portare avanti progetti ambiziosi e suscettibili di cambiare radicalmente il futuro dei trasporti spaziali”.

…E QUELLE DI EMILIANO

Al centro di tali attività c’è lo scalo di Taranto-Grottaglie, per cui il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit) ha già incaricato l’Enac di attivare, entro il 2020, uno spazioporto. “Si tratta del primo aeroporto d’Europa – ha detto Emiliano – ad avere il decreto come spazioporto che abiliterebbe questo a struttura aeroportuale importantissima dalla quale già partono tutte le esportazioni pugliesi verso gli Stati Uniti”. Difatti, ha ricordato, “l’aerospazio è il primo settore di esportazione della Puglia verso gli Stati Uniti, quindi è di grandissima importanza”. D’altronde, “la carlinga dell’aereo più importante della Boeing, il Dreamliner, viene costruita già a Grottaglie (da Leonardo, ndr) ed esiste una combinazione produttiva che favorirebbe i voli suborbitali”, ha spiegato ancora il governatore.

LA SERIE DI ACCORDI

Proprio sul volo suborbitale, lo scorso luglio, in occasione della visita in Puglia di Branson, Sitael aveva siglato due accordi: uno con Virgin Orbit per le attività di lancio di propri satelliti; e uno con Virgin Galactic e Altec (la società dell’Agenzia spaziale italiana e di Thales Alenia Space) per realizzare lo spazioplano che volerà dallo spazioporto di Taranto-Grottaglie. Ad essi si era aggiunto il memorandum siglato dall’Agenzia spaziale italiana (Asi) con Virgin Galactic e finalizzato a estendere la cooperazione già sancita nel dicembre del 2017. “Virgin, Sitael e Altec – aveva spiegato Roberto Battiston, presidente dell’Asi – sono il mixing ideale per realizzare in Italia un progetto ambizioso nel settore del suborbitale, in preparazione degli sviluppi futuri in grado di sfruttare lunghi periodi di microgravità per la realizzazione e lo studio di nuovi materiali in orbita in particolare nel settore biomedico e farmaceutico”.

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