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La prospettiva è la spazzatura. E c’è chi si affretta a farci finire nel bidone

Secondo tutte le agenzie di rating siamo a uno o due gradini dal livello spazzatura. Quando si prevede un futuro “stabile” vuol dire che restiamo a uno o due gradini dalla spazzatura. Quando se ne prevede uno “negativo” vuol dire che potremmo finire nel bidone. Così, tanto per sapere di che si parla.

I difetti e le mancanze del rating sono noti e ne scrivo dal 2011, quando la gran parte di quelli che oggi scoprono la fallacia delle agenzie erano lì a strillazzare sulle “bocciature internazionali” dei governi italiani. Ma gli investimenti hanno delle regole ed essere in prossimità della spazzatura crea danno. Che si paga.

Il punto non è aggirabile: la previsione negativa si concentra sul fatto che la crescita del pil, stimata dal governo all’1.5% nel 2019, non è credibile. E non lo è. Standard & Poor’s sostiene che potremmo arrivare al 2.7 di deficit, anziché il 2.5. Trovo che sia una previsione ottimistica, se l’andazzo continua ad essere l’eco di “Albione rapace sanziona st’orbace”. Ottimistica perché nessuna delle cose sviluppiste che il governo snocciola nella sua lettera del 22 ottobre sarà fatta in tempi contabilizzabili; perché non è solo sovrastimata la crescita, ma anche sottostimata la spesa; perché l’Italia è isolata. I sovranisti d’altre lande una cosa la dicono chiaramente: mai un centesimo all’Italia. E lo fanno aggredendo quel Mario Draghi che solo l’ottusa incompetenza demagogica può portare ad attaccare anche in lingua italiana.

Sponde possibili? Ce ne sono: in Germania, in Francia, nella Commissione europea. Praticamente laddove il nostro governo sta distribuendo insulti. Non conviene a nessuno, che abbia ancora materia grigia e amore per la crescita, vedere affondare l’Italia. E allora, son forse matti, i governanti italiani? Taluni alterati lo sembrano sul serio, altri non sanno quel che dicono, però gli piace da morire rivedersi mentre lo dicono, ma altri ancora lo sanno e si muovono con raziocinio: l’Italia è la migliore trincea da cui lanciare l’assalto all’Ue, che è il mercato più ricco del mondo, il posto dove si vive meglio, in miglior salute e più a lungo. Ma una spina commerciale per gli Usa isolazionisti (non ha cominciato Trump) e un eterno ostacolo per la Russia nazionalista. Travestiti da sovranisti stanno svendendo la sovranità italiana in cambio di un ruolo nella demolizione dell’Ue. Non sono guardiani del bidone (spazzatura), ma bidonari.


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