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Occhio: il fuoco amico di chi accusa Tria e tifa Maduro in Venezuela

L’atteggiamento razionale e moderato del ministro dell’Economia Giovanni Tria sembra esasperi molti estremisti che sostengono il nuovo governo italiano. Per attaccarlo si ricorre ai più vari argomenti. L’ultima trovata? Criticare il ministro per occuparsi della crisi in Venezuela.

La sparata arriva da L’Antidiplomatico, sito web che divulga la linea filo-russa del Movimento 5 Stelle (nato a nome di Alessandro Bianchi, giovane della sinistra radicale romana e uno dei più stretti collaboratori di Alessandro Di Battista, secondo quanto scrive La Stampa). Il sito ha pubblicato un articolo contro il ministro Tria intitolato “Il grigio del governo giallo-verde all’attacco della sovranità del Venezuela” in cui si accusa Tria di avere “perso cautela diplomatica” e anche il “raziocinio”.

Il “commento” nasce da un comunicato pubblicato dal ministro degli Affari esteri venezuelano, nonché marito della figlia di Hugo Chávez, Jorge Arreaza. Il governo di Caracas ha reso noto che il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Steven Terner Mnuchin, ha convocato a Bali una riunione tra i ministri delle finanze di 14 nazioni (presenti lì per un incontro annuale del Fondo Monetario Internazionale) per parlare del Venezuela. Avrebbero partecipato rappresentanti del governo di Germania, Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Francia, Guyana, Italia, Giappone, Messico, Panama, Paraguay e Regno Unito.

“Italia schiacciata sulle posizioni di Trump – scrive L’Antidiplomatico -. Alla riunione, come abbiamo visto, ha preso parte anche il ministro dell’Economia e delle Finanze italiano Giovanni Tria. Partecipare a questo tipo di attività per l’esponente di un governo che si definisce del cambiamento costituisce un vero e proprio controsenso. Oppure un cambiamento sì, ma in peggio rispetto ai precedenti governi che pure sulla questione venezuelana non hanno mai brillato per autonomia di giudizio. Men che meno per coraggio”.

Tria è definito dal sito “parte di quell’area ‘grigia’ del governo cosiddetto giallo-verde, che risponde direttamente al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella”. Secondo il sito, il ministro avrebbe schierato “l’Italia contro un Paese sovrano che tra mille difficoltà cerca di superare una difficile congiuntura economica, e vincere una guerra economica senza quartiere scatenata da quella che è, al momento, la prima potenza mondiale. Confermando che il governo di Roma è quantomeno schiacciato sulle posizioni guerrafondaie di Donald Trump”. Per loro, l’unico modo di fare uscire il Venezuela dalla crisi attuale “è permettere che il governo di Caracas possa agire senza dover far fronte a eventi destabilizzanti”. E poi paragona (creativamente) la vicenda venezuelana con la congiuntura italiana della manovra e un presunto complotto per fare cadere il governo giallo-verde e lasciare spazio ad un altro governo più accondiscendente con Bruxelles.

Peccato che, ancora una volta, ci si perde nella retorica ideologica e si omettono azioni concrete. L’Antidiplomatico dimentica le dichiarazioni del viceministro degli Affari esteri, Emanuela Claudia Del Re, che in Commissione Affari Esteri ha risposto all’interrogazione della deputata Simona Suriano (M5S) sulle iniziative diplomatiche per garantire la sicurezza degli italiani residenti in Venezuela e salvaguardare i rapporti commerciali dell’Italia nel Paese sudamericano.

Per la Farnesina il Venezuela è una priorità e per questo motivo sono stati stanziati 2 milioni di euro a beneficio dei connazionali in difficoltà. Sono anche disponibili “fondi aggiuntivi a beneficio di enti venezuelani ed è stato sospeso l’adeguamento del tasso di ragguaglio, per evitare che la forte svalutazione della valuta locale si riflettesse negativamente sul costo delle percezioni consolari e quindi creasse ulteriori disagi ai nostri connazionali, in particolare quelli che si trovano in stato di indigenza”, ha dichiarato Del Re. Inoltre, sono state rafforzate le risorse di sedi consolari e ambasciata.

Circa un milioni di italo-venezuelani (di cui 300mila di origini pugliesi) chiedono aiuti umanitari per affrontare la crisi venezuelana, secondo Antonio Peragine, presidente Associazione Nazionale Italiani nel Mondo. È stato chiesto un intervento al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e inviata una nota all’ambasciata del Venezuela in Italia e all’ambasciata italiana in Venezuela. “Il Venezuela – si legge nel documento – vive una crisi politica, economica e sociale spaventosa […] dobbiamo rompere il silenzio che nasconde questo dramma agli italiani, dobbiamo attrarre l’attenzione su una situazione gravissima”. Un dramma che non deve essere strumentalizzato.



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