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Rifiuti, non scarti ma risorse. Ecco perché

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Con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e l’Accordo di Parigi sul clima, nel 2015, la comunità internazionale ha sancito l’importanza e l’urgenza di adottare misure concrete per contrastare gli effetti negativi del cambiamento climatico e impostare un modello di sviluppo economico più sostenibile dal punto di vista economico e ambientale. In questo contesto l’economia circolare assume una grande rilevanza perché propone sistemi produttivi sostenibili e tratta i rifiuti non come scarti ma come risorse da trasformare e reintrodurre sul mercato. Anche la finanza è chiamata ad assumere un ruolo di primo piano nel sostenere questo processo. Sempre più investitori responsabili sono interessati a supportare progetti volti a potenziare l’efficacia delle diverse fasi del ciclo integrato dei rifiuti.

È in corso in questi giorni (13-22 novembre) la Settimana della Finanza sostenibile, durante la quale è stato presentato il “Manuale sugli investimenti sostenibili in economia circolare”, rivolto agli operatori finanziari e alle imprese che si occupano del riciclo dei rifiuti. La pubblicazione è il risultato di una ricerca congiunta tra Consorzio nazionale imballaggi (Conai) e Forum per la Finanza sostenibile: l’obiettivo è di porre le basi per potenziali partnership tra investitori e imprenditori in ambito di economia circolare.

“Oggi, alla gestione integrata dei rifiuti – ha sottolineato Giorgio Quagliuolo, presidente del Conai – è chiesto di fare un salto di qualità per diventare la fonte di approvvigionamento di nuove materie, una fonte alimentata da flussi certi sotto il profilo della quantità e della qualità. Solo così si potrà sviluppare una società del riciclo in grado di unire eco-innovazione di processo e di prodotto, grazie anche ad una finanza sostenibile capace di investire nelle modifiche ai processi produttivi, nella ricerca e sviluppo e in eco-design”.

Due le modalità di intervento proposte dal Consorzio e dal Forum: sul fronte dell’offerta, introdurre strumenti finanziari specifici per l’economia circolare, dedicati soprattutto alle Pmi; sul lato della domanda e dell’offerta, occorre allineare gli obiettivi di imprese e investitori.

“Consideriamo la collaborazione tra Forum e Conai – ha aggiunto Francesco Bicciato, segretario generale del Forum – come strategica per sviluppare strategie innovative nella direzione dello sviluppo sostenibile. Coniugare strumenti finanziari sostenibili e strategie di business orientate alla responsabilità d’impresa può produrre circoli virtuosi tra domanda e offerta in un settore strategico come quello del ciclo integrato dei rifiuti”.

Lo scopo della ricerca è proprio quello di “disseminare conoscenza sulla finanza sostenibile tra investitori e aziende della filiera del riciclo, per chiarire e approfondire esigenze e aspettative reciproche e aprire nuovi possibili canali di collaborazione”. L’auspicio è che questo incontro “possa portare a indicazioni utili per operatori, decisori politici nazionali e amministratori locali”.

Sempre nell’ambito della settimana, è stato presentato il progetto “Cantieri ViceVersa – Network finanziari per il terzo settore”. L’obiettivo è quello di “colmare il gap che separa la domanda e l’offerta dei prodotti disponibili per questo importante comparto economico”.

Come ha dichiarato la portavoce del terzo settore Claudia Fiaschi, “la riforma del nostro mondo pone importanti sfide; tra queste le nuove opportunità di finanziamento e la definizione di nuove fiscalità per chi investe nell’impresa sociale per realizzare progetti di cambiamento sociale nella comunità”.

 

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