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Il Btp Italia non scalda gli investitori. Ma c’è ancora tempo

Il Btp Italia convince a metà. Tra gli investitori italiani è prevalsa la cautela e la nuova emissione del Btp Italia per ora non ha ricevuto una pioggia di richieste. In base a quanto riportato da Reuters oggi, a meno di tre ore dall’apertura dell’offerta riservata al retail, sono state raccolte sottoscrizioni per appena 220 milioni di euro mentre nella precedente edizione, tenutasi a metà maggio, gli ordini avevano toccato un miliardo nelle prime ore. Ora secondo fonti vicine ai collocatori si è arrivati a circa 350 milioni di raccolta.

Il Btp Italia al 2022 ha le stesse caratteristiche dei titoli precedenti: cedole semestrali sul capitale rivalutato in base all’inflazione italiana del periodo (si considera l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi), più il recupero immediato dell’aumento dei prezzi nel semestre grazie alla rivalutazione semestrale del capitale, corrisposta con la cedola (ci sarà un floor in caso di deflazione). Il rimborso è in unica soluzione alla scadenza ed è previsto un bonus fedeltà ai privati che detengono il titolo fino a scadenza (un ammontare fisso pari al 4 per mille lordo), ma è possibile vendere prima il titolo dato che sarà quotato sul Mot. Il nuovo titolo, indicizzato all’inflazione italiana, garantisce una cedola minima di 1,45%, la più alta annunciata dal Tesoro su questo strumento da oltre quattro anni a questa parte.

Annunciata venerdì sera, la cedola è risultata essere più alta rispetto alle aspettative degli addetti ai lavori, che la la collocavano in area 1,30-1,35%. Fino a mercoledì 21 novembre il collocamento sarà riservato ai risparmiatori, i cui ordini saranno coperti interamente (il taglio minimo è mille euro), mentre la sola mattinata di giovedì 22 è dedicata agli istituzionali per i quali potrebbe essere messo un limite alle richieste (l’importo minimo acquistabile è 100 mila euro).

 


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