Rafforzare la fiducia delle famiglie, difendendo il risparmio degli italiani e costruire un vero dialogo con le istituzioni europee. Questi i punti cardine della missiva spedita al governo dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Lettera inviata a Palazzo Chigi dopo aver dato il via libera alla trasmissione della legge di Bilancio al Parlamento.
Questa mattina erano circolate indiscrezioni sul contenuto della comunicazione, messe subito a tacere dal Quirinale che ne ha divulgato il testo integrale.
Mattarella nell’esortare alla collaborazione con l’Europa, cita tre articoli della Costituzione – l’81, il 97 e il 117 – ovvero quelli che trattano della tutela del risparmio e i trattati internazionali. Il tutto come dovere del capo dello Stato di agire per un intento comune che tuteli gli interessi fondamentali dell’Italia in modo da tenere il Paese “al riparo dall’instabilità finanziaria”.
“Il presidente Mattarella ci ha ricordato che l’equilibrio dei conti pubblici non è un principio astratto ma il pilastro di qualunque azione di governo. La manovra è seria ed equilibrata e ha lo scopo di far ripartire il Paese. Riteniamo che la tutela dei conti pubblici possa essere conciliata con una politica economica che non assecondi i rischi di recessione che gravano sull’economia globale”. Queste le parole del premier Giuseppe Conte in un’intervista del Corriere della Sera uscita prima della divulgazione della missiva. Il giornalista Emanuele Buzzi ricordava infatti che il Presidente della Repubblica ha il timore che la mancanza di equilibri nei bilanci si possa scaricare sulle fasce più deboli della popolazione. E il capo del governo ha inoltre ribadito fiducia nell’intesa con l’Ue: “Nei miei contatti registro apertura e disponibilità al dialogo. Riteniamo che il nostro obiettivo di deficit sia quello corretto per garantire la realizzazione delle misure necessarie al Paese”.
Ecco il testo integrale della lettera inviata ieri dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte:
“In data odierna ho autorizzato, ai sensi dell’articolo 87, quarto comma, della Costituzione, la presentazione alle Camere del disegno di legge di bilancio per il 2019, approvato dal Consiglio dei ministri il 15 ottobre 2018.
Nel procedere a tale adempimento desidero rivolgermi al Governo, nel comune intento di tutelare gli interessi fondamentali dell’Italia, con l’obiettivo di una legge di bilancio che difenda il risparmio degli italiani, rafforzi la fiducia delle famiglie, delle imprese e degli operatori economici e ponga l’Italia al riparo dall’instabilità finanziaria.
A questo scopo, sulla base di quanto disposto dalla Costituzione agli articoli 81, 97 e 117, delle valutazioni dell’Ufficio parlamentare di bilancio, previsto dalla legge costituzionale n. 1 del 2012, delle osservazioni e della richiesta avanzate dalla Commissione europea, è mio dovere sollecitare il governo a sviluppare – anche nel corso dell’esame parlamentare – il confronto e un dialogo costruttivo con le istituzioni europee”.