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Le midterms, i giovani e il boomerang dello star system in politica

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Le elezioni legislative del 6 novembre negli Stati Uniti hanno il sapore di un referendum per il presidente americano Donald Trump. Per Barack Obama, invece, sono molto di più: l’ex presidente ha dichiarato durante un intervento in Indiana che martedì con il voto “è in gioco il carattere del nostro Paese, i suoi valori”.

A mobilitarsi, anche questa volta, ci sono artisti e personaggi famosi di Hollywood. Gli attori Brad Pitt e Leonardo Di Caprio hanno invitato agli elettori a partecipare. “Il futuro del nostro Paese si deciderà questa settimana”, ha dichiarato Di Caprio in un video pubblicato dalla piattaforma Now This. Pitt ha spiegato che i legislatori che saranno scelti “determineranno il futuro del cambiamento climatico, il sistema di giustizia e i fondi per l’istruzione”.

La cantante Taylor Swift, con milioni di follower, si è pronunciata per la prima volta sulla politica con un post su Instagram per sostenere due candidati del Partito Democratico nel Tennessee. “Forse non troveremo mai un candidato o un partito con il quale saremo d’accordo al 100% su ogni argomento – ha scritto la cantante -. Ma dobbiamo andare a votare comunque”.

Altri artisti come ad esempio Julia Louis-Dreyfus, Tom Hanks e Lin-Manuel Miranda, tutti sostenitori del Partito Democratico, hanno partecipato ad iniziative per aumentare la partecipazione alle urne. Chris Evans e Scarlett Johansson sono intervenuti in iniziative dell’organizzazione “March for Our Lives”. Star della catena HBO, tra cui Maggie Gyllenhaal, Sarah Jessica Parker, Lena Dunham ed Ed Harris, hanno festeggiato la Giornata Nazionale del Registro di Elettori.

L’attivismo democratico di Holywood non è una novità. E non è solo a parole. Secondo uno studio del Center for Responsive Politics, l’industria dell’intrattenimento ha donato circa 35,2 milioni di dollari in questa campagna elettorale; circa il 79% a candidati del Partito Democratico.

Uno dei più “generosi” è il comico Seth MacFarlane. La Commissione Federale di Elezioni ha registrato delle sue donazioni per 2,2, milioni di dollari. Al secondo posto c’è il produttore Haim Saban con 2,1 milioni e il produttore Jeffrey Katzenberg con 1,2 milioni di dollari. Bill Maher, presentatore del programma “Real Time” di HBO donò 1 milioni di dollari per un Super Pac legato a senatori democratici. La rivista The Hollywood Reporter, sostiene che solo tre su 100 esecutivi potenti di Hollywood hanno donato soldi a campagne repubblicane.

Secondo le statistiche, in genere alle elezioni midterm partecipano principalmente elettori bianchi, adulti e maschi. Ma quest’anno sembra essere tutto molto diverso. Al voto anticipato hanno partecipato 24 milioni di elettori, il doppio rispetto ai 12 milioni del 2014, soprattutto elettori giovani e latini. Il sito TargetSmart, compagnia di database legata al Partito Democratico, sostiene che si è quadruplicato il numero di ragazzi tra i 18 e i 29 anni che hanno votato. Nel Nevada si è registrato un incremento del 363%, in Texas il 503%, in Georgia il 476% e in Florida il 109%.

La strategia di coinvolgere volti noti dello spettacolo risponde forse al peso del voto dei giovani americani. Resta però da capire se è davvero conveniente. Almeno questa volta. Durante la campagna elettorale per le presidenziali del 2016 artisti, cantanti e personaggi di Hollywood si erano pronunciati contro Trump, ma non aveva funzionato.

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