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ParkMI. Quando l’impegno passa dal divertimento

Di Massimo Achini
ParkME MIlano Coca-Cola

“Scegli un lavoro che ami e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua”, suggeriva Confucio. E se il tuo lavoro ti porta a far divertire gli altri e a occuparsi del loro tempo libero tutto sembra ancora più facile. Quando a questo si accompagna la possibilità di aiutare delle comunità che non sempre hanno uguali opportunità, la soddisfazione diventa ancora maggiore.

Questo è probabilmente il segreto di ParkMI, progetto ideato da Csi (Centro Sportivo Italiano) grazie a un bando del Municipio 6 e il patrocinio del Comune di Milano, e reso possibile grazie al contributo non condizionato di The Coca- Cola Foundation, l’iniziativa torna a promuovere la cultura dell’inclusione e della cittadinanza attiva attraverso attività ricreative, ludiche e sportive. L’obiettivo è dimostrare che quando si rendono attivi e aperti alle comunità, anche spazi presenti in aree periferiche della città possono diventare luoghi di vita e di incontro quotidiano per chiunque ne intenda usufruire.

Da settembre di quest’anno fino a dicembre 2019, ParkMI torna con la sua seconda edizione ad animare la struttura coperta del parco La Spezia nel quartiere di Famagosta a Milano, precedentemente Padiglione Coca-Cola a Expo 2015 e donato alla città di Milano per realizzare il primo campo da basket coperto della città. Il progetto ParkMI 2018-2019 prosegue l’esperienza realizzata nel 2017, con tante innovazioni: oltre 700 ore di attività in 195 giornate di attivazione principalmente nei fine settimana, dedicando spazio a oltre 20mila utenti, con progetti dedicati a bambini, a giovani, alle famiglie, ai disabili, agli anziani, che verranno coinvolti in iniziative dinamiche e divertenti.

Il Centro Sportivo Italiano ha fatto dei progetti sportivi e formativi uno strumento concreto per realizzare il proprio impegno educativo e di cittadinanza attiva sul territorio. Negli anni si è andati ben oltre, e ci si è rivolti alla propria comunità per amplificare ancora di più i messaggi di aggregazione e inclusione, intese come strumento di ricerca di benessere fisico, psichico, sociale, emozionale, spirituale.

Questo stesso approccio è alla base di ParkMi, che non si limiterà al quartiere, ma aprirà le porte alla città, offrendo un nuovo punto di aggregazione dove praticare, oltre allo sport, iniziative rivolte in primo luogo a promuovere una cultura di condivisione. Saranno 15 mesi intensi, ma ricchi di soddisfazioni e che, ci auguriamo, possano essere un prezioso esempio da replicare in tante periferie cittadine.


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