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Popolare di Bari, una cartolarizzazione che può fare scuola

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La Popolare di Bari ha concluso positivamente l’operazione di cessione di un portafoglio di sofferenze di 17 banche popolari e non (di cui 12 popolari), al veicolo Pop npls 2018. L’operazione di cartolarizzazione, si legge in una nota dell’istituto di credito pugliese, ha un valore lordo esigibile pari 1,5 miliardi di euro e per la stessa verrà a breve richiesta la garanzia dello Stato Italiano (gacs) sulla tranche senior.

È un risultato che costituisce una significativa novità nel settore delle cessioni di portafogli di crediti deteriorati sul mercato italiano, in quanto si tratta di una cartolarizzazione multi originator con rating di npls, originata da banche in larga prevalenza indipendenti, non collegate tra loro da rapporti di tipo societario, commerciale o di altra natura. Gran parte delle banche coinvolte nell’operazione sono banche popolari, la cui partecipazione è stata fortemente incentivata dalla società Luzzatti, veicolo nato in seno ad Assopopolari per la messa a fattor comune di iniziative sinergiche tra le banche associate. In tal senso, tale operazione risulta la prima iniziativa di mercato effettuata congiuntamente dalle banche popolari.

Gli istituti coinvolti nell’operazione sono Cassa di Ravenna, Banca Popolare di Bari, Banco di Lucca e del Tirreno, Banca di Imola, Credito di Romagna, Banca Popolare del Lazio, Banca di Piacenza, Banca Popolare Pugliese, Banca Popolare di Fondi, Banca Popolare del Frusinate, Cassa di Risparmio di Orvieto, Banca Popolare del Cassinate, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Banca Popolare di Cortona, SanFelice 1893 Banca Popolare, Banca Popolare Valconca, Banca Popolare Sant’Angelo. Jp Morgan e Banca Popolare di Bari hanno svolto il ruolo di arranger.


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