Se da una parte si sta delineando la battaglia per la successione interna della Cdu, dall’altra mancano pochi giorni per scoprire quella che attraverserà la Csu. Eletto per la prima volta nel Bundestag nel 1980, il leader della Csu Horst Seehofer nel corso della sua carriera politica è passato attraverso le stanze del ministero della Salute, dell’Agricoltura, della cancelliera Angela Merkel, lavorando nel suo Gabinetto e, dal 2008 al 2018, ha servito il Land della Baviera fino a quando non venne eletto ministro degli Interni del quarto governo Merkel.
DIMISSIONI SEEHOFER?
Proprio nei giorni in cui vengono calcati i profili dei candidati che potrebbero prendere il posto di Merkel alla guida dei cristiano-democratici, dalla Csu iniziano a uscire i primi spifferi che potrebbero mandare gambe all’aria il segretario del partito gemello bavarese. Se Merkel, per rimanere al governo fino al 2021, può solo sperare che la Cdu venga presa in mano dalla sua fedelissima Annegret Kramp Karrenbauer, Seehofer può solo augurarsi di tenersi stretto il ministero dell’Interno. Le dimissioni di Seehofer come leader del principale partito bavarese sono infatti imminenti.
QUANDO?
Il prossimo 12 novembre è previsto l’insediamento del nuovo governo bavarese a seguito delle elezioni che si sono tenute lo scorso 14 ottobre, in cui il partito di Seehofer ha registrato un calo pesante di 10 punti percentuali. I nuovi alleati del partito di centrodestra, i Liberali (Freie Wähler), conquisteranno tre minsteri chiave: Affari Culturali, Economia e Ambiente. Il governo bavarese sarà comunque guidato da Markus Söder che aveva preso il posto di Seehofer, passato alla guida degli Interni nel marzo del 2018. Dunque cos’altro aspettarsi da un leader di partito che è stato ormai scalzato a livello regionale e che ha saputo imporre solo in parte la propria politica di pugno duro contro l’immigrazione a livello nazionale? Seehofer ha detto che parlerà del proprio futuro solamente il prossimo lunedì, quando Söder potrebbe non solo guidare la Baviera ma anche la Csu, compiendo quasi lo stesso percorso di Seehofer. Oltre a Söder, l’altro candidato in lizza è l’europarlamentare Manfred Weber, che tra l’altro ha sconfitto il suo avversario finlandese, Alexander Stubb, diventando il candidato del Ppe alle elezioni europee del maggio 2019.
FUORI ANCHE AGLI INTERNI?
Ma se le dimissioni da leader della Csu sono quasi scontate, il ministro degli Interni si è affrettato ad annunciare che la poltrona del Bundestag la vuole tenere stretta fino al 2021. E questo, perlomeno per ora, dipende solamente da quello che accadrà all’interno della Cdu. Se il partito guidato fino a dicembre prossimo da Angela Merkel eleggerà AKK Seehofer potrebbe essere al sicuro, tanto quanto la Mutti d’Europa. Se al posto suo arriverà uno tra Friedrich Merz e Jens Spahn, il rimpasto governativo (cancellierato compreso) sarà quasi assicurato e tra le teste che cadranno ci sarà anche quella dell’attuale leader della Csu.