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Il credito popolare guarda con fiducia al futuro

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Anche il 2018 per le Banche Popolari si chiude con risultati positivi che lasciano intravedere un 2019 impegnativo ma denso di prospettive. Risultati positivi sono stati raggiunti a partire dalla patrimonializzazione che è ampiamente superiore ai requisiti richiesti dalla Vigilanza, con un Cet 1 Ratio medio pari al 14,2 per cento. Al 30 giugno il cost/income medio era 63 per cento contro il 68 dell’intero sistema. Negli ultimi tre esercizi le Popolari hanno, inoltre, ridotto in misura significativa lo stock degli Npls netti che sono scesi da 7 miliardi di euro, registrati a fine 2016, ai 5 di giugno 2018. In conseguenza, l’Npl ratio netto si è ridotto dall’11,9 all’8 per cento. A ciò si aggiunga la crescita dei crediti alla clientela, con gli impieghi vivi saliti di oltre il 2 per cento nel mese di ottobre (proseguendo lungo il trend positivo dei mesi precedenti), e quello, dal lato del passivo, dei depositi per i quali sempre ad ottobre si è registrato un incremento del 3,4 per cento.

La dinamicità dell’intera categoria si evidenzia anche in relazione alla governance e con particolare riguardo alla composizione degli organi sociali con l’età media degli amministratori in riduzione, il numero delle donne in aumento, il numero medio degli amministratori in diminuzione e l’esperienza internazionale che acquisisce importanza in misura crescente.

Il profilo evolutivo delle Popolari si configura anche in una progressiva maggiore cooperazione e integrazione. Nell’affrontare le complessità generate dal nuovo contesto regolamentare e operativo le Popolari stanno promuovendo una serie di iniziative comuni finalizzate a sviluppare economie di scala e di scopo e a rafforzare le capacità di intervento sui mercati finanziari, in un ottica di network potendo contare su volumi più consistenti e più significativi.

Con questo obiettivo è nata la “Luigi Luzzatti S.p.A.”, società partecipata da 19 Banche Popolari che rappresentano oltre il 95% della categoria in termini di volumi. Il primo intervento della Luzzatti è stato l’acquisizione di una partecipazione qualificata in Hi-MTF – SIM che gestisce una Multilateral Trading Facility – piattaforma riconosciuta dalla disciplina MiFiD II per la negoziazione degli strumenti finanziari (obbligazioni, azioni).

L’approccio in termini di rete è stato seguito anche rispetto alla mobilizzazione e al recupero dei crediti deteriorati. Con la Luzzatti, come project manager, è stata infatti perfezionata la cartolarizzazione multi-originator – la “POP NPLs 2018” – che vede la cessione, da parte delle Popolari, di un portafoglio di crediti deteriorati per complessivi 1,58 miliardi di euro. La struttura dell’operazione, grazie anche al rilascio della GACS, la garanzia concessa dallo Stato italiano sulla tranche senior, ha consentito alle Popolari cessionarie di migliorare sensibilmente la valutazione del portafoglio ceduto e di sviluppare rilevanti sinergie sui costi dell’operazione e rispetto alla diversificazione del rischio su base regionale e settoriale.

Ma l’azione della Luzzatti S.p.A. non si ferma qui. E’ in corso di elaborazione un piano di sviluppo delle attività al fine di identificare e perseguire tutti i possibili vantaggi che possano derivare da iniziative promosse in comune al fine di aumentare la “massa critica”, contenere i costi, rafforzare il potere negoziale nella condivisione dei processi produttivi, nel Fintech, nella centralizzazione degli acquisti e nella conclusione di accordi di commercializzazione relativi a prodotti finanziari e assicurativi.

Al vaglio delle Popolari c’è anche l’opportunità di forme ulteriori e più avanzate di integrazione. Una prima possibile ipotesi riguarda la costituzione di un Institutional Protection Scheme basato su un accordo di mutuo supporto in caso di difficoltà che assicuri specifici vantaggi ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali. Per facilitare questo percorso, l’Associazione fra le Banche Popolari ha predisposto studi approfonditi con la finalità di rafforzare le conoscenze sulla materia.

Il credito popolare, guarda, quindi con fiducia e nuovo slancio al futuro conscio della responsabilità e dell’impegno necessario per assicurare uno sviluppo sostenibile all’economia reale e una prossimità sempre più adeguata alle attese della clientela.

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