Negli alti e bassi della guerra commerciale e tecnologica con Pechino l’amministrazione Trump si prepara a passare dalle parole ai fatti. Washington starebbe infatti per rendere note, forse già in settimana, una serie di azioni per condannare quelli che identifica come hackeraggi e spionaggio economico da parte della Cina.
LE INDISCREZIONI DEL WAPO
La notizia, che arriva dal Washington Post, aggiunge tensione nel già caldo fronte di una contesa globale che nonostante alcuni passi di avvicinamento non accenna ad arrestarsi, e che registrato un’ulteriore escalation con l’arresto in Canada della numero due del colosso tech Huwaei Meng Wanzhou.
ACCORDI VIOLATI
Citando funzionari Usa a conoscenza del dossier, Ellen Nakashima e David Lynch spiegano che la condanna arriverebbe da diverse agenzie governative Usa per la presunta violazione di un accordo siglato dall’allora presidente Barack Obama e dal suo omologo Xi Jinping nel 2015, in base al quale Cina e Stati Uniti si sarebbero impegnati a non compiere atti di hackeraggio per ottenere un illecito vantaggio economico. Un patto che, secondo gli Stati Uniti, sarebbe poi stato ripetutamente infranto da Pechino.
NUOVE INDAGINI?
Secondo il WaPo altre novità potrebbero arrivare anche dal Dipartimento di Giustizia americano, che prevederebbe l’iscrizione nel registro degli indagati di diversi hacker sospettati di lavorare per l’intelligence cinese e di aver preso parte a una campagna di spionaggio mirata a colpire i network Usa.
INTELLIGENCE E SANZIONI
Infine, la Casa Bianca starebbe anche pensando se desecretare materiale classificato risalente al 2014 inerente a violazioni, e di comminare sanzioni a gli individui ritenuti responsabili di queste azioni.