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Cyber security e contrasto al crimine, la via (possibile) della cooperazione. L’interministeriale in India

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Cooperare per rafforzare la sicurezza informatica e contrastare meglio il dilagante cyber crime. Di questo è altro si è discusso durante una riunione interministeriale si è svolta recentemente a Nuova Delhi a margine della Conferenza internazionale “Cyberlaw, Cybercrime e Cybersecurity” organizzata da Cyberlaws.Net e Pavan Duggal Associates.

QUALE DISCUSSIONE

L’iniziativa si caratterizza per essere una delle prime nella regione ad avere una prospettiva globale e governativa delle modalità con le quali combattere, congiuntamente, il crimine cibernetico. Creata come una sorta di piattaforma di scambio di esperienze, in cui nazioni diverse illustrano alle altre gli approcci adottati nei confronti delle minacce informatiche, dalla conferenza sono emersi dei possibili meccanismi condivisi di soluzioni per le sfide relative allo spazio cyber, un dominio trasversale, nonché in veloce e continua evoluzione. Il suddetto incontro ha permesso anche di esaminare le sfide emergenti che si trovano all’incrocio tra “Cyberlaw, Cybercrime e Cybersecurity” e ha deliberato su questioni dall’urgenza condivisa in modo approfondito.

COSA È STATO DECISO

Sulla base di quanto detto a Nuova Delhi, il Governo indiano ha adottato successivamente la dichiarazione interministeriale, che riproduce le principali questioni discusse e condivise tra i Paesi partecipanti. Questi ultimi hanno concordato e istituito una Commissione Permanente su tematiche Cyber, la quale mira a organizzare una serie di incontri futuri finalizzati ad aggiornare gli Stati membri circa gli sviluppi delle tre principali questioni esaminate (legge, crimine e sicurezza cyber). L’obiettivo di questa commissione sarà quello di permettere che le politiche e le iniziative di governance dei partecipanti siano adeguatamente pianificate e attuate sulla base di una discussione comune. La Commissione Permanente si impegnerà, in sostanza, a riunirsi a intervalli periodici per fare il punto su questioni legali, politiche e normative riguardanti il ​​cyber spazio, in modo da facilitare il processo decisionale degli associati.

CHI ERA PRESENTE

All’incontro hanno partecipato ministri e rappresentanti di vari Paesi, tra i quali Malta, Senegal, Sudafrica, Germania, Cina – che resta comunque uno degli “osservati speciali” a livello internazionale per l’utilizzo di tecnologie informatiche a fini di cyber spionaggio – e, naturalmente, India (con il Brasile e il Bangladesh che si sono uniti come osservatori). Tutti questi sono stati invitati a diventare membri del Comitato Permanente, mentre la data della prima riunione dovrebbe essere resa nota a breve.

IL BISOGNO DI COOPERAZIONE

Da questa condivisione di esperienze e capacità ci si aspetta una positiva maturazione delle modalità con le quali i vari Stati si preparano ad affrontare nuove tecnologie e rinnovate minacce, una crescita dello scambio di informazioni su vulnerabilità e attacchi, e l’adozione di approcci innovativi a livello regionale e internazionale. Tutti aspetti fondamentali, secondo gli esperti, per un reale rafforzamento della cyber security.

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