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La nuova strategia finanzia di Maduro e l’ultima alleanza (petrolifera) con Putin

Il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, ha confermato la nuova strategia del suo governo: dal 2019 tutta la produzione petrolifera sarà venduta esclusivamente nella criptovaluta Petro (bandita dagli Stati Uniti nelle sanzioni contro il regime venezuelano).

Con un videomessaggio pubblicato su Twitter da Mosca, Maduro ha annunciato la firma di diversi accordi con il governo di Vladimir Putin: “Informo che nel 2019 tutta la produzione petrolifera del Venezuela sarà venduta solo in Petro in maniera progressiva, è già disponibile il calendario”.

Il Petro è stata lanciata a febbraio e ha trasformato il Venezuela nel primo paese con la propria criptovaluta, sostenuta dalle riserve di petrolio. Il presidente venezuelano aveva stabilito il valore del Petro sulla base di un barile di petrolio, cioè, 60 dollari.

Mentre sulla logistica (rifornimento di cibo e medicine) Maduro è assistito dall’alleato turco, Recep Tayyip Erdogan, ad affiancare il governo venezuelano sul fronte economico e finanziario è la Russia di Vladimir Putin. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato che Mosca continuerà a fornire assistenza al Venezuela. “È stata discussa un’intera serie di questioni relative alla cooperazione bilaterale – ha dichiarato Peskov a seguito dell’incontro tra Putin e Maduro -. Ovviamente, diciamo, la Russia continuerà a fornire supporto al Venezuela in una certa misura”.

Maduro, intanto, ha annunciato la firma di nuovi accordi con la Russia per circa 6 miliardi di dollari. Gli investimenti saranno principalmente nel settore petrolifero. “Abbiamo garantito un investimento di circa 5 miliardi di dollari per aumentare la produzione delle imprese miste, dove partecipano i nostri soci russi […] Il Paese riceverà un altro miliardo di dollari per le riserve di minerali, principalmente di oro”. Su Twitter Maduro ha ricordato che “dalla prima visita del comandante Chávez in Russia, sempre abbiamo avuto il supporto del popolo e del governo russo”.

Inoltre, dopo i colloqui con Putin è stata siglata un’altra intesa per l’importazione di 600mila tonnellate di grano per la produzione “di pane per il popolo venezuelano”, secondo Maduro. Sono stati anche firmati accordi per la riparazione e manutenzione delle armi dell’esercito venezuelano.

“La situazione del Venezuela è ancora molto complessa – ha dichiarato Putin alla stampa dopo l’incontro con Maduro -. Sosteniamo tutti gli sforzi fatti per raggiungere un’intesa con la società, tutte le azioni mirate a risolvere i rapporti con l’opposizione al governo venezuelano”.

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