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Perché il prossimo capo della Cdu tedesca potrebbe essere presto Cancelliere

Merz

C’è una spinta in avanti nella corsa al nuovo vertice della Cdu, dopo il passo indietro di Angela Merkel. Non solo guadagna posizioni il 63enne Friedrich Merz nella sua rincorsa alla super merkeliana Annegret Kramp-Karrenbauer, ma circola la voce che, una volta scalato il partito, possa anche ipotecare la guida del governo.

Nel mezzo le difficoltà dello zoccolo più duro (che tifa per una formula conservativa) mentre cresce il numero di chi, dopo il crollo alle regionali, preme per una discontinuità.

MERZ

In vista dell’assemblea di Amburgo di venerdì prossimo in cui 1001 delegati sanciranno il nuovo vertice della Cdu (con 296 membri l’associazione regionale della Renania del Nord-Vestfalia è la più rappresentata), spicca la letteratura che sta fiorendo attorno al nome di Friedrich Merz. Le otto conferenze regionali hanno offerto ad iscritti e simpatizzanti una panoramica a 360 gradi dei tre candidati. Dalla parte di Merz c’è la consapevolezza di aver toccato i tasti giusti: le azioni ad hoc per ogni “portafogli” tedesco, la discussione sul diritto all’asilo e la sua fortuna personale.

Ovvero da un lato presente e futuro del popolo democristiano, dall’altro i temi caldi che hanno nel tempo prodotto il malcontento che poi è sfociato nelle performances negative in Baviera e Assia.

IDEE

Una sua proposta riguarda la possibilità di incoraggiare l’acquisto di titoli a fini fiscali da parte di pensionati. Certo, il fatto di essere stato a capo del più grande gestore patrimoniale al mondo ne ha ovviamente influenzato mosse e direttrici di marcia, ma se da un lato la Spd si è detta sdegnata dell’idea, dall’altro il mondo liberale che popola la Cdu pare apprezzare: l’espansione dell’assicurazione privata per la vecchiaia fa parte della sua visione del mondo e della società tedesca che in questo momento, seppur con le fisiologiche criticità, può contare su una importante fetta di popolazione propensa agli investimenti. A cui Merz propone una pensione privata più forte per poter mantenere il tenore di vita nella vecchiaia.

Altra proposta, veicolata in occasione di un incontro a Stoccarda, è quella di sostituire i buttafuori in locali e discoteche con poliziotti veri e propri.

ALLEANZE

Sul versante prettamente politico invece, Merz incassa il sostegno di 80 delegati del Baden-Wuerttemberg che hanno dato vita al movimento “Iniziativa per Friedrich Merz”. Tra loro c’è il commissario europeo Guenther Oettinger oltre alla leader parlamentare locale Wolfgang Reinhart e al deputato 43enne Thomas Bareiß, nella Cdu sin dal 1994, attuale Segretario di Stato presso il ministero federale dell’economia e dell’energia (e nome di raccordo con il mondo industriale nazionale). Per Merz si schiera anche il distretto della Bassa Sassonia e quello dell’Associazione Diepholz.

Sui media fanno ancora capolino i precedenti rapporti professionali che ha avuto con Blackrock, la banca privata HSBC Trinkaus e lo studio legale Mayer Brown.

URNE

La fumata per il nuovo presidente della Cdu sarà bianca se otterrà più della metà dei voti espressi, in caso contrario sarà ballottaggio tra i primi due. Per cui se il terzo nome, il ministro Spahn, voterà per Friedrich Merz al secondo turno allora Kramp-Karrenbauer e la vecchia nomenklatura della Cdu verranno sconfitti. Il 38enne ministro della sanità infatti è consapevole di avere dinanzi a sé altre occasioni vista l’età, per cui sta immaginando di far convergere il suo 6% di consensi per raccogliere i “frutti” tra cinque anni (o anche tra meno).

SCENARI

Certo, dalla sua ha una posizione fortemente critica verso la Cancelliera che non ha mai mancato di esprimere e, pragmaticamente, si sta conquistando il gradimento di quel mondo di Cdu che punta a posizioni conservatrici in antitesi alla Grande Coalizione di governo. Come ministro della sanità, Spahn ha anche attirato l’attenzione di media e osservatori con alcune iniziative apprezzabili, come la nuova regolamentazione circa la donazione di organi.

Per cui al momento il ballottaggio Merz- Kramp-Karrenbauer appare il più probabile, con il primo a giocare la carta della sua facilità oratoria e la seconda intenta in questi giorni a intercettare il versante femminile e sociale del partito, senza dimenticare l’endorsement fattole da Angela Merkel già prima del suo annuncio di ritiro (che non è detto possa rappresentare un plus).

twitter@FDepalo

(Foto: Harald Dettenborn)

 


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